Ho combinato la ricetta libanese di Riso e Latte con una composta semplice di albicocche per ottenere un dessert fresco e gradevole che si adatta bene al caldo di questi giorni
Ingredienti per 6 persone: circa 125g di riso a grano piccolo oppure di riso basmati profumato, lo stesso volume di acqua, 1 litro di latte, 150 gr di zucchero ( meglio se grezzo e di canna), 2 cucchiai di acqua di fiori d’arancio o di mille fiori, 1 kg di albicocche già pulite e tolti i noccioli, succo di 1 limone e 300 gr di acqua.
Mettete il riso in una casseruola insieme all’acqua, che dovrebbe coprirlo a filo o poco più. Fate cuocere senza mai rimestare e possibilmente coperto, per almeno 8 minuti o finché l’acqua si sia assorbita senza far però bruciare il riso.
Aggiungete ora, poco a poco, il latte e continuate a cuocere a bassissima temperatura per altri 30 minuti circa, facendo attenzione a non far attaccare il composto di riso e latte al fondo della casseruola.
Quando il riso-e-latte è molto morbido ma non troppo asciutto aggiungete meno della metà dello zucchero e fatelo sciogliere bene mescolando in continuazione. Se il riso fosse diventato troppo secco, aggiungete poco latte. Unite poi l’acqua profumata (di fiori d’arancio o di mille fiori). Se non ne avete a disposizione potete sostituire con un cucchiaino di liquore all’arancio, alle mandorle o al limone.
Versate quindi il riso in una ciotola tonda, drenando il liquido in eccesso e ponete la ciotola, coperta, in frigorifero.
Intanto, dopo averle divise a metà ed aver tolto loro il nocciolo, mettete le albicocche in una casseruola, condendole con il succo di limone e coprendole con lo zucchero rimasto. Lasciatele riposare coperte per una mezzoretta. Vedrete che lo zucchero si sarà sciolto ed avrà fatto uscire dalle albicocche la loro acqua naturale.
Mettete ora la casseruola sul fuoco medio per circa 15 minuti, aggiungendo al caso poca altra acqua di tanto in tanto, quanto basta per rendere le albicocche molto morbide senza farle spappolare.
Dopo questo tempo spegnete il fuoco e fate raffreddare la composta lontano dal fuoco prima di metterla in frigorifero.
Servite il riso ben fresco, cosparso della composta di albicocche.
Nota
Tutto il medioriente utilizza le albicocche in numerose ricette ed in molti piatti profumati di riso, piatti che, però, in genere non sono dessert.
Le albicocche furono scoperte da Alessandro Magno che ne diede notizia al mondo greco del suo tempo ma la loro diffusione in occidente iniziò con i Romani che le portarono dall'Armenia e che le chiamarono Prunus armeniaca cioè Prugna d' Armenia. Pare tuttavia che per la maggiore diffusione di questo frutto così bello e così buono, molto dobbiamo agli Arabi dai quali deriverebbe anche il nome odierno.
La sua vera origine sembra essere il territorio dell'Asia centrale ai confini con il deserto dei Gobi. Pare che l'albicocco sia un albero che da ben 4000 anni cresce selvatico in quelle regioni.
L'Armenia, da quando gli alberi di albicocco vi sono arrivati, si è rivelata un territorio particolarmente adatto alla loro crescita e propagazione. Ne produce in abbondanza alcune qualità particolarmente belle e dolci. Laggiù le albicocche sono ingredienti di numerosi piatti diversi, dalle zuppe ai piatti di carne, dalle salse alle torte ed essendo quel territorio a tradizione contadina e montanara, vi si è sviluppata l'abitudine di conservare i frutti estivi anche per l'inverno soprattutto quelli che crescono in abbondanza, come appunto le albicocche.
Perciò nella cucina armena troviamo molti piatti anche invernali che tra gli ingredienti prevedono le albicocche.
Le albicocche secche non sono diffuse solo nei paesi caucasici ma anche ad est del mar Caspio.
So per certo che anche ad Almata, antica capitale del Kazakhstan prossima ai confini orientali del paese, con le albicocche secche si prepara una torta squisita.
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