Non sono sicura che mi riuscirà, ma in questa pagina cercherò di elencare le proprietà di numerose piante che si possono trovare in natura. Comincerò da quelle benefiche, ma ne segnalerò anche di pericolose e malefiche.
ALLORO
CANNELLA
Amo la cannella
Mi piace metterla nei dolci, aggiungerla alle mele ma anche alle polpette di carne o farne delle tisane.
E' una spezia conosciuta e commerciata fin dalla lontana antichità. E' citata nella Bibbia e usata dagli antichi Egizi. Ne parla anche Erodoto
che ci racconta che cresce in un luogo dove vivono molti animali volanti.
L'albero di Cannella detta anche Cinnamomo è un piccolo albero della famiglia delle Lauracee. In realtà sono 2 gli alberi da cui viene ricavata, il Cinnamomun verum che produce la cannella più dolce e pregiata e Cinnamomum Cassia, entrambi originari dell'isola di Ceilon.
La spezia che consumiamo si ricava dal fusto e dai ramoscelli della pianta che
assumono il classico aspetto di una piccola pergamena color nocciola, una volta
liberati del sughero esterno e trattati. Può essere venduta in questa forma oppure in polvere.
molte le sue qualità curative anche antibiotiche, disinfettanti e antimicotiche.
Ha un alto potere antiossidante, le è riconosciuta la
capacità di abbassare il colesterolo e i trigliceridi del sangue e di abbassare la pressione
arteriosa ma anche qualità antisettiche
del sistema respiratorio e urinario oltre a qualità importanti e benefiche
sulla glicemia e nei disagi del diabete
La medicina Ayurvedica e quella cinese la usano per i problemi mestruali, nel
trattamento delle febbri, in alcuni disturbi intestinali (contribuisce a
rallentare l'attività di fermentazione e di lievitazione intestinale che
provocano gonfiore, flatulenza e cattiva digestione) e per i problemi legati al
freddo in quanto ha un effetto riscaldante.
CURCUMA
La Curcuma appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae.
Tra le 80 specie conosciute la più utilizzata è la Curcuma longa.
Il sapore è molto volatile mentre il colore si mantiene inalterato nel tempo.
E' largamente impiegata nell'alimentazione come colorante (formaggi, yogurt, mostarda, brodi vari in scatola ecc) e come spezia nella cucina tipica indiana e in fitoterapia
l'India il primo produttore mondiale di Curcuma che ama i climi tropicali caldo umidi.
La parte utilizzata della pianta è la radice: un grosso rizoma cilindrico e ramificato di colore arancione intenso.
La Curcuma è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese ma è usata anche in profumeria e in cosmetica.
E' un integratore alimentare naturale per la sua capacità di contrastare i processi infiammatori all'interno dell'organismo.
Ha un'azione depurativa, coleretica (stimolante la produzione di bile da parte del fegato) e colagoga (che favorisce lo svuotamento della colecisti, aumentando l' afflusso di bile nel duodeno), ed è un epatoprotettore, stimolante delle vie biliari, antiossidante, fluidificante del sangue, contribuisce a eliminare eccessi di colesterolo. Facilita la digestione di pasti troppo ricchi di grassi ed è utile nei casi di dispepsia e flatulenza.
Il più importante principio attivo della Curcuma è la curcumina che ha proprietà antitumorali. E' infatti capace di bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di diversi tipi di tumore e svolge anche una provata azione antinfiammatoria e analgesica.
La Curcuma è impiegata efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi. E' un potente antiossidante in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento a danno delle membrane delle cellule che compongono il nostro organismo. Inoltre viene riconosciuto alla Curcuma un effetto disintossicante e rigenerativo del fegato.
A livello topico la Curcuma svolge un'azione cicatrizzante.
In India infatti il rizoma viene applicato sulla cute per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente apprezzabili.
Anche nella cucina medio-orientale, del sud-est asiatico e nella cucina marocchina la Curcuma è un ingrediente importante e fa parte del mix di spezie che compongono il curry ed il masala.
Per ottenere la famosa spezia, le radici vengono fatte bollire per parecchie ore e poi essiccate in grandi forni, successivamente vengono schiacciate fino ad ottenere una polvere giallo ocra.
Un paio di cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale; si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti, ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa.
Il pepe nero o il tè verde facilitano l'assorbimento e l'assimilazione dei suoi principi attivi così come l'abbinamento a qualche grasso, tipo olio d'oliva e burro.
LIMONE
SEMI di LINO
I semi di lino vengono dalla pianta di Linum usitatissimum, e sono
conosciuti per le loro numerose proprietà utilizzate sia nella cosmesi per la cura dei capelli, che per combattere cistite e stipsi e soprattutto per le loro proprietà anticolesterolo utili anche per liberare l'intestino dai depositi nocivi di muco intestinale.
L'alto contenuto di minerali (in particolare fosforo, rame,
magnesio e manganese), di proteine (20%) e lipidi (40%) fanno dei semi di
lino delle piccole preziose perle di salute.
Gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 sono un prezioso
contributo per la salute dell'intero organismo e un valido aiuto per il
corretto funzionamento del sistema
immunitario.
I semi di lino sono spesso associati anche alla salute dei
nostri capelli, esistono infatti molti prodotti a base di semi di lino come
l'olio di lino, creme, shampoo.
I semi stessi possono essere usati abitualmente nella nostra alimentazione, sia in aggiunta al pane o alle minestre oppure alle insalate.
Con l'olio di semi di lino una volta in Lombardia si friggeva. Mio padre sosteneva che la frittata cotta con l'olio di semi di lino era buonissima.
Naturalmente si tratta di olio preparato per l'alimentazione .
Esiste in commercio anche olio di lino da utilizzare come diluente per colori ad olio o per la manutenzione dei mobili. E' una preparazione ricavata sempre dagli stessi semi ma, naturalmente non è commestibile. la trovate sia nella versione d olio crudo che come olio cotto, a seconda degli usi ed è impiegata in lavori di artigianato o di pittura su piccola scala, dove la qualità del prodotto è importante.
ZENZERO
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