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29 gennaio 2014

Puntarelle alla Romana

A Roma e nel Lazio vengono chiamati Puntarelle i germogli della cicoria, quando sono tagliati e trattati in un modo particolare.
La cicoria non è la qualità piuttosto coriacea ed amara diffusa nelle regioni settentrionali, ma una qualità più tenera e dolce che oggi, tuttavia si può trovare in quasi tutti i mercati ortofrutticoli.

Ingredienti per l’insalata: Aglio, 4 o 5 filetti di acciughe sotto sale, 2 cucchiai di buon aceto di vino, Olio extravergine d’oliva quanto basta, sale, pepe

Il segreto di questa insalata è il taglio delle Puntarelle.

Carciofi alla Matticella

Questa ricetta è una specialità della zona di Viterbo e Velletri, nell'Alto Lazio

Innanzitutto perché alla matticella.
La matticella è una fascina di sarmenti di vite, quelli che si tolgono dalla pianta durante i lavori di manutenzione delle vigne svolti all'inizio della primavera. Questi rametti abbastanza esili e lunghi vengono potati perché indebolirebbero la pianta.
Non sono rami dritti e regolari ma contorti e dall'andamento vario e le fascine in cui si raggruppano hanno forme varie ed irregolari, e per questo sembrano un po' matte.

I carciofi alla matticella sono carciofi cotti su una brace di fascine di matticelle.

Flan di Spinaci

Il Flan di Spinaci, quando è ben fatto è una vera e propria delizia.
Un piatto delicato e raffinato nello stesso tempo.


A casa mia, per molto tempo è stata la specialità indiscussa di Rita, la domestica ed ottima cuoca che ha lavorato tantissimi anni per la mia famiglia di origine ed che ora è anche una buona amica.
Secondo il mio concetto, un Flan ha una speciale caratteristica: la prima parte della cottura deve essere condotta al forno a Bagno-Maria e soltanto alla fine può terminare la cottura nel forno in modo diretto.
Tuttavia troviamo alcuni piatti che pur essendo chiamati Flan non rispettano questa regola.

Ingredienti: 1/2kg di spinaci freschi
, 
2 uova intere, parmigiano grattugiato a piacere
.
Per la béchamel: 25gr di burro, 
50gr di farina, 
1/4 di litro di latte, sale, pepe e noce moscata
.

18 gennaio 2014

Nel ventre della balena...

Dallo scorso Natale non ho più scritto nel blog, ma non per mia volontà...

Per raccontarla in modo figurato ed anche spiritoso, a causa di un evento (cioè di un incidente), è come se sia stata temporaneamente inghiottita da una enorme balena. 
Non ci posso fare proprio niente, salvo contare le costole, tenere il conto dei pesci che entrano ed escono, valutarne le dimensione... 
Chi ha più fantasia dia qualche suggerimento.

So già che tra pochi giorni la balena ne avrà abbastanza di me e quindi mi vomiterà su una spiaggia.

Intanto posso canticchiare la canzoncina:
" Giona nella balena, felice fù, benché in prigion...
Perché, sebbene in pena, potea mangiar dello storion!

In quanto allo storione, dove mi trovo sono certa che non c'è proprio.
Anzi, il cibo è sciapo e monotono, ma non ci posso fare proprio nulla, salvo attendere con pazienza facendo tutte le attività che mi porteranno ad uscirne presto.