Vivere con gli OGM
Una lettera dall'America
Stati Uniti;- 19 Feb 2015
Lettera aperta ai cittadini, ai politici, agli organi di regolamentazione dell’Unione Europea sul pericolo rappresentato dalle coltivazioni geneticamente modificate
Vi scriviamo in qualità di cittadini americani per condividere con voi la nostra esperienza con le coltivazioni geneticamente modificate, il conseguente danno apportato al nostro sistema agricolo e la completa adulterazione della nostra filiera alimentare.
Nel nostro paese, le coltivazioni GM rappresentano circa la metà dei terreni agricoli. Circa il 94% della soia, il 93% del mais e il 96% del cotone è il risultato di una coltivazione geneticamente modificata. Il Regno Unito e il resto dell’Unione europea devono ancora adottare le coltivazioni GM come noi, ma proprio per questo sono sotto tremenda pressione da parte di governi, lobbisti della biotecnologia e grandi aziende per far sì che questa decisione venga presa al più presto, adottando un sistema che noi oggi riteniamo difettoso.
I sondaggi hanno dimostrato in maniera consistente che il 72% degli americani non vuole mangiare prodotti geneticamente modificati e oltre il 90% crede che tali prodotti dovrebbero essere etichettati esplicitamente.
Nonostante queste massicce esigenze da parte della popolazione, gli sforzi per convincere i governi federali e non a regolare meglio, o semplicemente a etichettare, i prodotti GM sono stati scalzati dalle grandi aziende alimentari e biotecnologiche con budget illimitati e indiscutibile influenza.
Affinché possiate prendere la vostra decisione, vorremmo condividere con voi ciò che circa due decadi di coltivazioni GM negli Stati Uniti ci hanno portato.
Riteniamo che la nostra esperienza serva da monito per farvi comprendere cosa succederà al vostro paese se ci seguirete su questa strada.
Promesse non mantenute
Le coltivazioni geneticamente modificate sono state messe sul mercato con la promessa che avrebbero consistentemente aumentato i raccolti e diminuito l’uso di pesticidi. Non hanno fatto nulla di tutto questo. Secondo i recenti rapporti del governo americano le coltivazioni geneticamente modificate hanno avuto una produzione minore rispetto alle loro equivalenti non GM.
Era stato detto agli agricoltori che avrebbero avuto un maggior profitto con questo tipo di coltivazioni. La realtà, secondo il Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, è totalmente diversa. La redditività è molto variabile, mentre il costo delle sementi di questo tipo aumenta vertiginosamente. I semi geneticamente modificati non possono essere conservati per essere ripiantati e questo significa che gli agricoltori devono acquistare nuovi semi ogni anno. Le aziende biotech controllano il prezzo dei semi che, per gli agricoltori, può essere dalle 3 alle 6 volte maggiore rispetto a quello dei semi convenzionali. Questo, combinato con l’enorme necessità di cure chimiche che questi semi hanno, significa che le coltivazioni geneticamente modificate sono progressivamente più costose rispetto alle normali piantagioni. A causa di questa sproporzionata enfasi sulle coltivazioni GM, però, le varietà di semi convenzionali non sono più disponibili, lasciando gli agricoltori con meno scelte e meno controllo su ciò che piantano.
Gli agricoltori che hanno scelto di non coltivare prodotti GM avranno in ogni caso i loro campi contaminati da questi a causa dell’impollinazione incrociata tra specie affini di piante e della confusione fra semi GM e non nella fase di stoccaggio.
Proprio per questo, i nostri contadini stanno perdendo i mercati esteri. Molti paesi hanno limitazioni o vietano l’importazione e la coltivazione di prodotti geneticamente modificati: tutto questo ha causato l’aumento delle controversie commerciali quando le spedizioni di grano sono contaminate da organismi geneticamente modificati.
Anche il fiorente mercato dei prodotti biologici ne ha risentito negli Stati Uniti. Molti contadini biologici hanno perso contratti per i semi biologici a causa dell’alto livello di contaminazione. Il problema sta crescendo e continuerà a crescere nei prossimi anni.
Pesticidi ed erbe infestanti
Le varietà maggiormente diffuse di coltivazioni geneticamente modificate sono le “Roundup Ready”. Queste coltivazioni, prevalentemente di soia e mais, sono state geneticamente elaborate in modo che quando vengono spruzzati questi erbicidi Roundup® – il cui ingrediente attivo principale è il glifosato – le erbacce muoiono mentre le piantagioni continuano a crescere.
Tutto questo ha creato un circolo vizioso. Le erbacce sono diventate più resistenti agli erbicidi, costringendo gli agricoltori a spruzzarne sempre maggiori quantità.
Il sempre più pesante uso di erbicidi crea sempre più “super erbacce” e un conseguente ulteriore aumento dell’uso di erbicidi.
Recenti studi hanno rilevato che tra il 1996 e il 2011, gli agricoltori che hanno piantato colture Roundup® hanno utilizzato il 24% in più di pesticidi rispetto alle stesse coltivazioni non geneticamente modificate.
Restando su questa strada e continuando a utilizzare coltivazioni Roundup®, non possiamo aspettarci altro che l’aumento del 25% annuo dell’uso di pesticidi.
Questo circolo vizioso legato ai pesticidi ha fatto sì che negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti siano comparse 14 nuove specie di erbe infestanti resistenti al glifosato e oltre la metà delle aziende statunitensi siano afflitte da erbe resistenti agli erbicidi.
Le aziende biotech, che vendono sia i semi geneticamente modificati, sia gli erbicidi, hanno proposto di affrontare il problema creando nuove varietà di coltivazioni in grado di resistere a erbicidi ancora più tossici e potenti, come il 2,4D e il Dicamba.
Se queste varietà saranno confermate, si stima che si assisterà a un aumento dell’uso degli erbicidi del 50%.
Danno ambientale
Studi hanno dimostrato che il crescente uso di erbicidi sulle coltivazioni Roundup® ha un effetto altamente distruttivo sull’ambiente naturale circostante.
Per esempio, il Roundup® uccide l’asclepiade, la principale fonte di nutrimento per la celebre farfalla Monarca, e rappresenta una minaccia per altri insetti fondamentali, come le api. È inoltre dannoso per il terreno, poiché uccide organismi benefici che lo mantengono sano e produttivo, rendendo inesistenti essenziali micronutrienti per le piante. Senza un terreno sano, non possiamo coltivare piante sane.
Altre varietà di piante geneticamente modificate, che sono state progettate per produrre il loro stesso insetticida (per esempio le piante di cotone Bt), danneggiano insetti benefici come i Crisopidi, la pulce d’acqua Daphnia magna e altri insetti acquatici, oltre alle coccinelle.
La resistenza agli insetticidi sta crescendo anche in queste piante, creando nuove varietà di insetti più forti e richiedendo quindi un maggior uso di pesticidi in diversi momenti del ciclo vitale delle piantagioni, per esempio sul seme prima ancora che sia piantato. Nonostante tutto questo, le nuove varietà di grano e soia Bt sono state approvate degli Stati Uniti e saranno presto piantate.
Una minaccia per la salute degli uomini
Ingredienti geneticamente modificati sono ovunque nella nostra filiera alimentare.
Si stima che il 70% dei cibi lavorati consumati negli Stati Uniti siano stati prodotti utilizzando ingredienti GM.
Se includiamo gli alimenti ottenuti con derivati di animali nutriti con prodotti GM, la percentuale si alza vertiginosamente.
Ricerche scientifiche dimostrano che le coltivazioni Roundup® contengono molto più glifosato, e la sua tossica decomposizione in AMPA, rispetto alle normali coltivazioni.
Tracce di glifosato sono state trovate nel latte e nell’urina delle madri americane o nell’acqua potabile.
Il livello di glifosato nel latte materno è alto a livelli preoccupanti – circa 1600 volte più alto di quanto sia permesso nell’acqua potabile in Europa. Passato ai bambini attraverso il latte materno, o attraverso l’acqua utilizzata per fare il latte in polvere, può essere una pericolosa minaccia per la loro salute, essendo un perturbatore ormonale.
Recenti studi hanno anche dimostrato che questo erbicida sia tossico per lo sperma.
Allo stesso modo, tracce della tossina Bt sono state trovate nel sangue delle madri e dei loro bambini. Gli alimenti geneticamente modificati non sono mai stati sottoposti a sperimentazioni umane prima di essere inseriti nella filiera alimentare e gli impatti sulla salute di questi prodotti, che circolano e si accumulano nel nostro corpo, non sono mai stati oggetto di studio delle agenzie governative o delle aziende che li producono.
Ricerche sugli alimenti Gm per animali o sul glifosato hanno in ogni caso mostrato risultati preoccupanti, inclusi danni agli organi vitali come fegato e reni, danni ai tessuti e alla flora intestinale, disfunzioni del sistema immunitario, anomalie riproduttive e tumori.
Questi studi scientifici si concentrano sui potenziali e seri problemi sulla salute umana che non sono stati anticipati quando il nostro paese ha abbracciato le colture geneticamente modificate e ancora oggi continuano ad essere ignorate da coloro che dovrebbero proteggerci.
Al contrario, i nostri organi di regolamentazione si basano su studi obsoleti o informazioni fornite dalle compagnie biotech stesse che, in modo sicuramente non sorprendente, negano qualsiasi effetto negativo sulla salute.
Un rifiuto della scienza
Quest’interpretazione da parte delle aziende scientifiche è in netto contrasto con i risultati delle ricerche degli scienziati indipendenti.
Nel 2013, infatti, circa 300 scienziati indipendenti di tutto il mondo hanno pubblicato un’allerta per comunicare che non esisteva alcun consenso scientifico sulla sicurezza degli alimenti geneticamente modificati e sul fatto che i rischi, come dimostrato da ricerche scientifiche indipendenti, forniscono seri motivi di preoccupazione.
Non è facile per gli scienziati indipendenti esprimersi sull'argomento.
Alcuni di loro hanno incontrato numerosi ostacoli nel pubblicare i risultati delle loro ricerche, sistematicamente denigrate dagli scienziati pro OGM, e spesso sono stati loro negati i finanziamenti per le ricerche; addirittura alcuni hanno visto minacciato il posto di lavoro e la carriera.
Controllo del sistema alimentare
Attraverso la nostra esperienza siamo arrivati a comprendere che l’ingegneria genetica alimentare non si è mai interessata al bene pubblico, o a nutrire gli affamati, o a sostenere i contadini. Né si interessa alle scelte dei consumatori. Riguarda soltanto il controllo privato e aziendale del sistema alimentare.
Questo controllo si estende ad aree della vita che influenzano profondamente il nostro benessere quotidiano, inclusa la sicurezza alimentare, la scienza e la democrazia. Minaccia lo sviluppo di un’agricoltura genuina, sostenibile ed ecologica e impedisce la creazione di un trasparente e sano sistema alimentare fruibile da tutti.
Oggi negli Stati Uniti, dal seme al piatto, la produzione, la distribuzione, il marketing, i test di sicurezza e il consumo degli alimenti è controllato da un pugno di aziende, molte delle quali hanno interessi commerciali nelle tecnologie genetiche. Queste creano i problemi e poi vendono le cosiddette soluzioni. Questo è il circolo chiuso di generazione di profitto che non ha eguali in nessun altro tipo di commercio.
Tutti abbiamo bisogno di mangiare ed è per questo che ogni cittadino dovrebbe cercare di capire questi problemi.
È tempo di parlarne
Gli americani stanno raccogliendo gli effetti negativi di questa tecnologia agricola rischiosa e non testata.
I paesi dell’Unione Europea dovrebbero prenderne nota: non ci sono benefit con le coltivazioni geneticamente modificate che possano giustificare l’impatto e le conseguenze che hanno. I funzionari che continuano a ignorare questi fatti sono colpevoli di un grave inadempimento dei loro doveri.
Noi, che sottoscriviamo questa lettera, stiamo condividendo la nostra esperienza e ciò che abbiamo imparato in modo che non ripetiate i nostri stessi errori.
Vi invitiamo caldamente ad opporvi all’approvazione di colture geneticamente modificate, a rifiutare che vengano piantate tali coltivazioni laddove siano state approvate, a respingere l’importazione o la vendita di mangimi GM per animali e alimenti umani con ingredienti GM e soprattutto ad esprimervi contro il potere aziendale che influenza la politica, gli organi di regolamentazione e la scienza.
Se il Regno Unito e il resto d’Europa diventeranno il nuovo mercato per le coltivazioni e gli alimenti geneticamente modificati, i nostri sforzi per avere un’etichettatura adeguata e per regolare gli OGM saranno sempre più difficoltosi, se non impossibili.<br />
Se i nostri sforzi falliranno, i vostri tentativi di eliminare dall’Europa gli OGM saranno altrettanto vani.
Se lavoriamo insieme, tuttavia, potremo dare nuova vita al sistema alimentare mondiale, assicurando la salubrità del suolo, dei campi, del cibo e la salute delle popolazioni stesse.
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