A Roma e nel Lazio vengono chiamati Puntarelle i germogli della cicoria, quando sono tagliati e trattati in un modo particolare.
La cicoria non è la qualità piuttosto coriacea ed amara diffusa nelle regioni settentrionali, ma una qualità più tenera e dolce che oggi, tuttavia si può trovare in quasi tutti i mercati ortofrutticoli.
Ingredienti per l’insalata: Aglio, 4 o 5 filetti di acciughe sotto sale, 2 cucchiai di buon aceto di vino, Olio extravergine d’oliva quanto basta, sale, pepe
Il segreto di questa insalata è il taglio delle Puntarelle.
Togliete dal cespo tutte le foglie e mettetele da parte per altri usi (sono buonissime cotte e ripassate in padella).
Staccate ogni germoglio. Eliminate la parte dura verso la radice ed eventualmente anche la leggera scorza esterna.
Tagliate quindi ogni germoglio per lungo in filamenti lunghi e piuttosto sottili, simili a spaghetti che metterete in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio e se volete anche con un cucchiaio di aceto per almeno un’ora. Vedrete che si arricceranno soprattutto se le avrete tagliate bene.
Intanto, in una ciotola, dopo averle dissalate, schiacciate le acciughe fino ad ottenere una pasta, aggiungete i 2 cucchiai di aceto, l’olio e l’aglio (che potete soltanto lasciare a macerare nell’olio e poi togliere prima di servire anche se nella ricetta originale, tritato, fa parte integrante della salsa).
Lasciate insaporire fino al momento di condire l’insalata.
Ora scolate le puntarelle, asciugatele bene e conditele con la salsa di acciuga ed aglio.
Sono ottime accompagnate da buon pane casareccio.
Una nota curiosa
Questo condimento ci riporta alla antichissima salsa diffusa in tutto il mondo dell’antica Roma, il Garum, ed ai prodotti legati alla sua produzione. Sappiamo, tra l’altro che il poeta Orazio amava molto condire in modo simile le verdure.
La cicoria non è la qualità piuttosto coriacea ed amara diffusa nelle regioni settentrionali, ma una qualità più tenera e dolce che oggi, tuttavia si può trovare in quasi tutti i mercati ortofrutticoli.
Ingredienti per l’insalata: Aglio, 4 o 5 filetti di acciughe sotto sale, 2 cucchiai di buon aceto di vino, Olio extravergine d’oliva quanto basta, sale, pepe
Il segreto di questa insalata è il taglio delle Puntarelle.
Togliete dal cespo tutte le foglie e mettetele da parte per altri usi (sono buonissime cotte e ripassate in padella).
Staccate ogni germoglio. Eliminate la parte dura verso la radice ed eventualmente anche la leggera scorza esterna.
Tagliate quindi ogni germoglio per lungo in filamenti lunghi e piuttosto sottili, simili a spaghetti che metterete in una ciotola con acqua fredda e ghiaccio e se volete anche con un cucchiaio di aceto per almeno un’ora. Vedrete che si arricceranno soprattutto se le avrete tagliate bene.
Intanto, in una ciotola, dopo averle dissalate, schiacciate le acciughe fino ad ottenere una pasta, aggiungete i 2 cucchiai di aceto, l’olio e l’aglio (che potete soltanto lasciare a macerare nell’olio e poi togliere prima di servire anche se nella ricetta originale, tritato, fa parte integrante della salsa).
Lasciate insaporire fino al momento di condire l’insalata.
Ora scolate le puntarelle, asciugatele bene e conditele con la salsa di acciuga ed aglio.
Sono ottime accompagnate da buon pane casareccio.
Una nota curiosa
Questo condimento ci riporta alla antichissima salsa diffusa in tutto il mondo dell’antica Roma, il Garum, ed ai prodotti legati alla sua produzione. Sappiamo, tra l’altro che il poeta Orazio amava molto condire in modo simile le verdure.
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