Oggi avrei voglia di coccole, anzi di una coccola particolare.
Vorrei che qualcuno cucinasse per me della Salvia fritta, fatta bene e curata in modo speciale.
Spesso questi bocconcini me li preparo da me e mi diverto pure nel prepararli, ma oggi no, non ho per niente voglia di darmi da fare in cucina.
E poi non ho delle belle foglie fresche di Salvia, carnose ed abbastanza grandi per questo piatto. Infatti ho acquistato per ben due volte già una piantina di questa meravigliosa erba aromatica ma entrambe le volte non ha attecchito e si è tutta rinsecchita.
Allora, credo proprio che mi dovrò accontentare di raccontarvi una ricetta antica un po' particolare per le spezie che contiene e che a me pare buonissima. Ci è arrivata dal Maestro Martino di Como che ha scritto nel XV secolo.
Frictelle de Salvia
Piglia un poco di fiore di farina, e distemperala con ova et zuccaro, et un poca di canella et zafrano perchè sia gialla; et habi de le foglie de salvia integre, et ad una ad una l'integnirai o involterai in questa tale compositione, frigendole nel strutto o in bono olio.
E le dosi? ... sono inutili, sono un optional!
Quale scalco, quale massaia del 1400 non è in grado di regolarsi da sé?
Nessun commento:
Posta un commento
i vostri feedback