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21 settembre 2013

Banana Yoshimoto e la Tempura di patate dolci

Mi piace molto Banana Yoshimoto
Mi piace come scrive ma soprattutto quello che scrive. La sua sensibilità e la capacità o volontà di dare importanza a quelle che noi chiamiamo coincidenze, ai ricordi ed al modo in cui sono ravvivati e richiamati nella mente ed anche le trame inusuali e la sua scrittura tutta al femminile.
E’ una dei pochi scrittori che continua ad incuriosirmi e che riesce a smuovere in me pensieri profondi  ed direi anche catartici. I suoi scritti fanno leva su aspetti di me stessa che sono certamente profondi e spesso anche inconsci o dormienti.
Quando la leggo, subito il mio inconscio mi rilasso e faccio sogni fantasiosi, del tutto originali che nulla hanno a che fare con i racconti di Banana, ma parlano, anzi mi parlano di me.
Pensieri nuovi, forse anche distanti dalla mentalità occidentale ed italiana e  avvolti in sentimenti cupi ed ilari al contempo che sono parte della vita umana.
In ogni racconto spesso ci episodi che si svolgono in cucina, in un ristorante o in un caffé ed anche a spuntini veloci di tradizione giapponese o anche occidentale e commerciale.

I libri di Banana Yoshimoto, tra l'altro, si trovano quasi tutti anche in formato ebook.

Proprio ieri leggevo un racconto della raccolta Il corpo sa tutto (titolo inglese The body knows everything) dove la protagonista, nel pensare alla madre che non vede più da anni, ricorda con tenerezza un tempura di patate dolci che la mamma le preparava quando era piccola perché le piaceva molto.
Poi qualche ora più tardi esco per fare un po’ di spesa e, guarda il caso e la coincidenza, senza che ci pensi al supermercato trovo delle patate dolci, non troppo grandi e belle sode
Non potevo proprio rinunciare…

Tempura di patate dolci

Ingredienti
Per la pastella: 160ml acqua fredda, 100gr. di farina per tempura o un miscuglio di farina di riso e fecola di mais o di patate, olio per friggere (olio di arachide, di mais o di girasole)
Per la salsa: 100ml di acqua fredda, 3 cucchiai di salsa di soia leggera, 3 cucchiai di mirin, Poco zenzero fresco grattato ( optional)
Lavate e spazzolate bene le patate dolci e tagliatele a rondelle senza sbucciarle, poi mettetele a bagno in acqua fredda per eliminarne l’eventuale gusto amaro. Prima di friggerle asciugatele bene.

La pastella e la sua preparazione è la parte più importante nella tempura.
In una ciotola, mescolando poco e sommariamente, unite  la farina speciale per tempura (se ne avete in casa) dopo averla setacciata oppure il miscuglio di farina di riso e fecola, con acqua gasata molto fredda a cui avrete aggiunto qualche cubetto di ghiaccio. La pastella non deve diventare collosa.

Scaldate l’olio per la frittura portandolo a circa 160°.
Infarinate leggermente le fette di patate e poi immergetele nella pastella immediatamente prima di tuffarle nell'olio ben caldo.
Dopo poco, date loro qualche colpetto per capire a che punto di cottura sono e se la pastella si è già indurita toglietele dal fuoco e proseguite nel friggere tutte le altre fettine di patate.
La frittura in questo modo deve rimanere chiara, al massimo con qualche tono dorato.

Disponetela su un piatto grazioso, ed a parte, in una ciotolina servite la salsa. Le bacchette sono d'obbligo.

Ho perso le fotografie, ma ne farò di migliori la prossima volta.



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