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29 gennaio 2014

Carciofi alla Matticella

Questa ricetta è una specialità della zona di Viterbo e Velletri, nell'Alto Lazio

Innanzitutto perché alla matticella.
La matticella è una fascina di sarmenti di vite, quelli che si tolgono dalla pianta durante i lavori di manutenzione delle vigne svolti all'inizio della primavera. Questi rametti abbastanza esili e lunghi vengono potati perché indebolirebbero la pianta.
Non sono rami dritti e regolari ma contorti e dall'andamento vario e le fascine in cui si raggruppano hanno forme varie ed irregolari, e per questo sembrano un po' matte.

I carciofi alla matticella sono carciofi cotti su una brace di fascine di matticelle.

Alcuni sostengono che questa ricetta era già in uso presso gli Etruschi, tuttavia le prime notizie documentate sono dei primi del 1800 o del tardo 1700 e provengono da alcuni scritti dei gesuiti che appunto in tali date si stabilirono nei territori dell'Alto Lazio.
Esiste poi una leggenda di una tale Assuntina che mentre amoreggiava con un suo pretendente dimenticò, proprio vicino alle braci di matticelle, i carciofi che aveva raccolto  e che poi, per riparare al danno e non essere sgridata dal padre, ebbe l'idea di rimediare imbottendoli con olio ed aglio. L'idea, per fortuna, fu molto felice ed anche gradita al genitore che scoprì anche quanto bene questi carciofi si accompagnassero al vino ...

La ricetta non é complicata ma necessità di matticelle che non tutti abbiamo a disposizione ed anche di pazienza, ed anche questa è una qualità non facile a trovarsi e sempre più spesso addirittura maltrattata dai testimonial e dai presentatori delle trasmissioni televisive di cucina: le matticelle, infatti, vanno lasciate consumare lentamente finché non sono brace.Quindi consiglio la ricetta soprattutto a coloro che si recano in campagna di tanto in tanto e che conoscono qualche contadino che ha una vigna. E' un buon modo per ravvivare una grigliata all'aperto... assaggiando il vino nuovo.

Ingredienti: carciofi romaneschi, guanciale di maiale, olio extravergine di oliva, aglio (come sempre optional ed a vostra discrezione), sale, pepe, foglie di mentuccia

Pulite bene i carciofi, togliete le foglie esterne più coriacee.
Tagliate a dadini piccoli del buon guanciale di maiale e battetelo al mortaio con olio, mentuccia tagliata sottile ed aglio tritato, sale e pepe.
Allargate la parte centrale del carciofo, metteteci parte del composto che metterete anche tra le bratte.
Appoggiate poi i carciofi sulla brace di matticelle e fateli ben arrostire. Sono pronti quendo la parte esterna è di un deciso color marroncino bruciato.
Mangiateli caldissimi.

Questi carciofi molto particolari potrebbero piacere molto anche a chi non ha una passione particolare per questo particolare vegetale ma ama comunque i carciofi alla Giudia.

Ogni anno a Velletri, nel mese di Aprile, si svolge una Festa dei Carciofi alla Matticella

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