tag:blogger.com,1999:blog-42512851289021650952024-02-21T12:48:27.534+01:00 storie diCibo diVinoRICETTE DELLA TRADIZIONE, ANTICHE, MODERNE, DAL MONDO VICINO E LONTANO... MA ANCHE RACCONTI, LETTURE, FILM, CONSIGLI E LIBRI
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.comBlogger121125tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-31430876283569687142017-04-18T16:33:00.001+02:002020-07-08T18:09:22.687+02:00I danni della globalizzazione, dell'ignoranza di chi dovrebbe controllarla e gestirla<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Leggo oggi su una pagina di egnews.it e mando subito online anche sul mio blog ( lo ritroverete anche nella pagina <a href="http://storiedicibodivino.blogspot.it/p/5g.html" rel="nofollow" target="_blank">Spazio GREEN</a> ) questo articolo scritto da Umberto Faedi.<br />
<br />
"<b>Non si ferma la pericolosa e tossica invasione di prodotti a bassissimo costo che stanno inondando le nostre tavole e i nostri punti vendita di alimentari</b>.<br />
<br />
L’ultima perla in ordine di tempo è costituita dal riso importato soprattutto dall’India.<br />
I coltivatori italiani di eccellenza che sono messi in difficoltà da questo prodotto di bassa qualità e scarsa sicurezza alimentare sono molte migliaia.<br />
Moltissime le aziende agricole italiane che hanno visto scendere del 66% l’offerta del prezzo di acquisto del loro eccellente prodotto negli ultimi mesi.<br />
<br />
Le grandi società che comprano il riso per commercializzarlo con i propri marchi si fanno forza dei prezzi da fame che pagano al prodotto che arriva dall’Asia.<br />
<br />
E così sono a grande rischio imprese centenarie, posti di lavoro e qualità autoctone uniche e non ultima la salute dei consumatori.<br />
<br />
In tantissime nazioni fuori dall’Europa, ed in particolare in Asia ed Africa, vengono tollerate pratiche di coltivazione attuate con sostanze tossiche proibite da anni in Italia.<br />
E non si capisce perché la UE abbia autorizzato l’importazione dall’Africa di alimenti dei quali non sarebbe possibile la commercializzazione se prodotti nella UE.<br />
La motivazione addotta è di aiutare le economie di paesi emergenti. Arriva quindi olio di bassa qualità e bassa salubrità, frutta e verdura inquinata da pesticidi.<br />
<br />
E da Cina, India e Vietnam vengono importati pesce e pomodori da non comprare assolutamente. Perfino il peperoncino di eccelsa qualità simbolo dell’Italia del Sud sta per essere soppiantato da quello thailandese. La Thailandia è il paese più attivo nel mandare prodotti di dubbia sanità con fragole, arance e melograno, quello della bellissima poesia di Giosuè Carducci è l’Egitto.<br />
<br />
Il Vietnam fornisce pure prezzemolo e riso oltre al famoso e famigerato ma assai economico pesce Pangasio, allevato in modo industriale nelle acque inquinate del Mekong, dall'India arriva il basilico, dal Marocco olio e menta, dalla Tunisia olio e arance, broccoli dalla Repubblica Popolare Cinese.<br />
Dal Sud America arrivano cocomeri e meloni a prezzi talmente stracciati che costringono i produttori italiani a lasciare marcire le loro gustose cucurbitacee nei campi.<br />
<br />
Il nostro farraginoso governo tramite il ministro dell’Agricoltura promette di varare un provvedimento per apporre l’indicazione di origine nelle etichette delle confezioni di riso.<br />
<br />
Ma quanto ci vorrà?<br />
E la UE avrà da ridire?<br />
Nel frattempo quante aziende agricole saranno costrette a chiudere i battenti?<br />
<br />
La globalizzazione tanto auspicata da manipoli di politici con la motivazione che permette a (quasi) tutti di poter usufruire di tutti i prodotti tutto l’anno si sta rivelando un colossale affare per i grandi gruppi transazionali, gli speculatori senza scrupoli ed i contraffattori.<br />
<br />
La contraffazione costa purtroppo all’Italia circa 60 miliardi di euro all'anno, questo perché noi abbiamo il più alto numero di prodotti DOP e IGP certificati su tutto il pianeta e queste unicità fanno gola in tutto il mondo.<br />
L’ Emilia Romagna è la regione che ha il primato di eccellenze e probabilmente il primato di imitazioni e falsificazioni.<br />
<br />
Il rischio di minare irrimediabilmente la sostenibilità delle produzioni per l’alimentazione terrestre è sempre più reale. Quindi quando e’ possibile si deve leggere attentamente l’etichetta apposta sulle confezioni e in caso di mancanza della stessa, è consigliabile non acquistare il prodotto se non si conosce e ci si fida del negoziante<br />
<br />
Nei grandi e meno grandi centri commerciali di solito le referenze in esposizione e vendita hanno etichette e diciture che dovrebbero permettere di rintracciare chi ha confezionato i prodotti. Come spero saprete, però, c'è una fortissima pressione tesa a rendere i prodotti meno rintracciabili, omettendo gli stabilimenti dove sono stati prodotti o la zona di origine dei prodotti in vendita.<br />
I globalizzatori stanno veramente distruggendo un patrimonio di profumi, gusti, sapori, sensazioni ed emozioni costruito nei decenni in nome del profitto più bieco."<br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-75151965093464001842016-10-26T18:17:00.002+02:002017-02-10T02:08:25.417+01:00Come fare a pezzi il pollame da cuocere<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Tagliare un pollo, un'anatra o un tacchino così come tagliare un pezzo di carne di manzo e farne pezzi ben proporzionati non è difficile ma richiede una certa conoscenza delle parti anatomiche dell'animale, un po' cura e di pazienza</div>
<div style="text-align: justify;">
Soltanto così è possibile tagliarlo bene in modo adatto alle ricette da preparare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Da un bel pollo ruspante e abbastanza in carne, si possono ricavare diversi tagli che poi possono essere cucinati in modi diversi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da un pollo di circa kg 1.300 è possibile ricavare dei tagli per un intingolo, come il Pollo alla Cacciatora appena pubblicato, utilizzando le parti con le ossa (cosce, sopracosce, ali e schiena) mentre si possono invece tenere da parte i petti che completamente disossati che potranno diventare fettine e scaloppe oppure essere cucinati interi come arrostini.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il lavoro va fatto con attenzione, lavorando sulle articolazioni e seguendo i suggerimenti dei vari gruppi muscolari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Munitevi di guanti di lattice e di un un buon coltello molto affilato che sia adatto a spolpare e a togliere le parti di cartilagine o di osso senza maltrattare le carni.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di cominciare occorre fiammeggiare il pollastro per bruciare e poi riuscire a togliere tutte le parti di piume rimaste. Questa dovrebbe sempre essere l'operazione preliminare per tutte le ricette di pollame.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZIp0qFlboFXl9E5a5KHS3LHSGBcS1PO6PD6wCT_wuOVR6QBxf7dWfR-slttez-IljPSeZnvi1dFJZt_7nUSTsmq8RqwCpU_hID8uZ5Nx0yV_ObRufbvO23_-sC4ssersuS4X7ARL_9XA0/s1600/Pollo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZIp0qFlboFXl9E5a5KHS3LHSGBcS1PO6PD6wCT_wuOVR6QBxf7dWfR-slttez-IljPSeZnvi1dFJZt_7nUSTsmq8RqwCpU_hID8uZ5Nx0yV_ObRufbvO23_-sC4ssersuS4X7ARL_9XA0/s320/Pollo.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, appoggiando il pollo su un tagliere, si comincia ad allargare le articolazioni che collegano le ali e le sopracosce alla schiena e al busto cercando di aprirle il più possibile in modo da poter agevolmente agire su quello stesso punto con un coltello spaccaossa e un pestello in modo da staccare gli arti dopo aver evidenziato per bene l'articolazione.</div>
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<br /></div>
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In questo modo si staccheranno le ali, fino alle scapole e le cosce unite alle controcosce.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Ora rimarrà il busto e la parte della schiena.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui la parte più pregiata è il petto che andrà tolto con molta delicatezza dalla gabbia toracica e dallo sterno con un coltellino affilatissimo in modo da prenderlo tutto in un pezzo senza tagliare la parte di muscolo ma, se possibile, solo la sottile membrana trasparente che avvolge il muscolo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCLLI9PymPARWvL3WfqqNa3vewfns75-6fOtfRij4ndY-i02znf5_oSCmowmqzYlWNBGCutGktAlsSVG9FjNzTM-Bx38fq_c0FZunzZeNFd6R80Iw9B1MT2C0hn83c8bNPaesIWKf_3COt/s1600/IMG_0315.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCLLI9PymPARWvL3WfqqNa3vewfns75-6fOtfRij4ndY-i02znf5_oSCmowmqzYlWNBGCutGktAlsSVG9FjNzTM-Bx38fq_c0FZunzZeNFd6R80Iw9B1MT2C0hn83c8bNPaesIWKf_3COt/s320/IMG_0315.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L'operazione presenta le prime volte qualche difficoltà. Il petto infatti è sostenuto da un osso centrale e da una cartilagine che fanno parte dello sterno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo osso ha una forma particolare, come una lamina piatta e ricurva che è caratteristica dei volatili e che viene detta <i>carenata</i> perché assomiglia alla carena di una inbarcazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, tagliando gli ossicini della cassa toracica, staccate dal busto del pollo lo sterno insieme al petto che lo avvolge, .</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi, per completare l'operazione, dividete del tutto la parte destra del petto dalla parte sinistra, lavorando sia lungo lo sterno che lungo quella sottile vena di grasso che si vede bene nell'immagine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Procedete inserendo tra lo sterno e la carne la lama del vostro coltellino piccolo ma affilatissimo, separando le due parti del petto e lasciando lo sterno pulito.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq232nvl3XyNHk7Y9EheCGpJ-O4OK31FRf2LMJwWTdrzNzM1YN01x0CXfRCL0imHldtTfybY8EM4ABca33OP3HLmh1eg_Pqed96AY6u00Fs2tC6IqnvYnRxBJyZqvPbJn8tcJ3tvdBbOdY/s1600/Petti+pollo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq232nvl3XyNHk7Y9EheCGpJ-O4OK31FRf2LMJwWTdrzNzM1YN01x0CXfRCL0imHldtTfybY8EM4ABca33OP3HLmh1eg_Pqed96AY6u00Fs2tC6IqnvYnRxBJyZqvPbJn8tcJ3tvdBbOdY/s320/Petti+pollo.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche questa è una operazione facile che dopo una o due volte riuscirete a fare molto bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Otterrete così due petti di pollo come si vende nella immagine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se non intendete cucinarli subito, potete riporre questi petti di pollo in un contenitore da mettere in frigorifero oppure ognuno in un sacchetto di plastica, surgelandoli in freezer.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ognuno di queste parti, se il pollo era abbastanza in carne potrebbe pesare dai 300 ai 500 grammi. Naturalemente, se invece di un pollo avete a che fare con un tacchino, il petto peserà molto di più.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS67mOdQ6OdVlOxsBarwvUSxIVhHVrJ4rfq9BDuMvvQ2o6BJcq1Br3HX7rIcpKjqO1JfAPWnGgTWqsIAn6NBY9EQZH8fQumh7AnMc0Zb7KGeewsSHWzJmuCHSWY2JF9qayRPJDSgiFfbUK/s1600/pollo_pezzi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS67mOdQ6OdVlOxsBarwvUSxIVhHVrJ4rfq9BDuMvvQ2o6BJcq1Br3HX7rIcpKjqO1JfAPWnGgTWqsIAn6NBY9EQZH8fQumh7AnMc0Zb7KGeewsSHWzJmuCHSWY2JF9qayRPJDSgiFfbUK/s320/pollo_pezzi.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Consiglio di fare pezzi di dimenzioni moderate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di solito, per un pollo, questo significa dividere le sopracosce dalle cosce e lasciare intere le alucce.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per le sopracosce, agite come già consigliato, cioè muovendo l'alticolazione fino a che le ossa delle due parti non si sgangiano e poi, con il coltellino tagliate il tendine e gli attacchi muscolari che mantengono unite le ossa. E' raro che sia necessario agire con il coltello spaccaossa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Avrete così 6 parti: 2 sopracosce, 2 cosce e 2 ali</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE82FgVjrYTYn86bzo9458JfZT0Su_EIwvbh3t_nu7Z3cHBmIR2pAnq5e3BSVjX3EZiI_vB0sIT8AEYUFQdqesUmSfvv9FywyYI_RCa6Yk3zb3eYpKmrEdA3tdANJxRoS1PoSab-FNWks3/s1600/PezziPollo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE82FgVjrYTYn86bzo9458JfZT0Su_EIwvbh3t_nu7Z3cHBmIR2pAnq5e3BSVjX3EZiI_vB0sIT8AEYUFQdqesUmSfvv9FywyYI_RCa6Yk3zb3eYpKmrEdA3tdANJxRoS1PoSab-FNWks3/s320/PezziPollo.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
A questi aggiungerete la schiena che potrete dividere in 2 o 3 parti, come preferite.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se non li cucinate subito , anche questi potete surgelarli ed avrete tutto pronto per quando li vorrete mettere in padella.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando preparo così un pollo, io tolgo anche la pelle.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se il pollo è ruspante e di provenienza nota, questa pelle la userò, dopo averla cotta , per arricchire del ripieno per polpette, oppure per avvolgere degli involtini di carne macinata o di verdure, Se invece sto lavorando su un tacchino oppure su un'oca, alcune parti di pelle, come ad esempio quella del collo, mi possono servire per fare una salsiccia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda il tacchino e l'oca, il lavoro non è finito. </div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti questi animali di solito sono piuttosto grossi e pesanti ed hanno lungo gli arti inferiori tendini e cartilagini dure che non permettono di gustare piacevolmente le carni che invece sono saporite.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io procedo quindi a disossare completamente la parte delle cosce e controcosce, sfilando via del tutto le cartilagini, anche quelle più piccole che troverete facilmente tastando le carni. Ci vuole qualche minuto in più ma ne vale la pena perché valorizzerete in modo straordinario questa parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta disossate potete tagliarle a pezzi per fare uno spezzatino oppure, e questa è la mia scelta preferita, potete arrotolarle e legarle con uno spago dando la forma di un arrostino.</div>
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Una coscia e controcoscia di tacchino, trattata in questo modo, è sufficiente per un arrosto per 3 persone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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E visto che io non butto via niente, delle ossa che che ne faccio?</div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, le conservo in freezer e quando ne ho un buon numero le arrostisco in forno, avvolte in un foglio di alluminio e poi preparo un fondo di cottura, ma questa è tutta un'altra storia....</div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-35187912783282783142016-10-20T18:03:00.002+02:002017-02-10T02:09:17.006+01:00Pollo alla Cacciatora di casa mia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHUQGdCL-9bXeYb6HVbyy2CdA5ZPT020zwzZpXQaiQ0rx3U76zmagpFeh90-tCNnRcFZ_vgIxe0WTvn23c4_F8ZzyUjoyh8QwRvUEMXDkAJtZJxyn-gS3iZS3cRyyBgHW8zsNQ3qBW4XCR/s1600/Pollo+alla+cacciatora.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHUQGdCL-9bXeYb6HVbyy2CdA5ZPT020zwzZpXQaiQ0rx3U76zmagpFeh90-tCNnRcFZ_vgIxe0WTvn23c4_F8ZzyUjoyh8QwRvUEMXDkAJtZJxyn-gS3iZS3cRyyBgHW8zsNQ3qBW4XCR/s400/Pollo+alla+cacciatora.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Esistono molte ricette e versioni di <b><i>Pollo alla Cacciatora. </i></b>Questa è come lo cucinavano mia nonna e mia mamma</div>
<div style="text-align: justify;">
.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Assomiglia ad un Gulash di pollo. È squisita ma non so per quale ragione, mangiandolo è facile macchiarsi. Quindi prevedete una tovaglia con tovaglioli bei grandi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
POLLO ALLA CACCIATORA</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ingredienti: <i>Un bel Pollo ruspante o un Gallo, 1 Cipolla, 1 cucchiaio di Farina, I cucchiaio di Estratto di Pomodoro (Concentrato di Pomodoro), Olio di Oliva, Sale e Pepe</i>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJGNY64JfAXh_vRu3Tb27A9ISCzswoiskRY0KjIwCv3WoMcq2ZTtwMGh2zgIxfGMgxunQy275_fFJQkd6elff6ffLMk0nWUA9JR6jPSUyUZERNoogdaBCDjBipOqqDRq6znEICz_5AnGK8/s1600/Pollo+alla+cacciatora-libretto+della+mamma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJGNY64JfAXh_vRu3Tb27A9ISCzswoiskRY0KjIwCv3WoMcq2ZTtwMGh2zgIxfGMgxunQy275_fFJQkd6elff6ffLMk0nWUA9JR6jPSUyUZERNoogdaBCDjBipOqqDRq6znEICz_5AnGK8/s400/Pollo+alla+cacciatora-libretto+della+mamma.jpg" width="368" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate il pollo che deve essere fiammeggiato, lavato, asciugato e tagliato a pezzi non troppo piccoli. Mettetelo in un tegame con l'olio e rosolatelo bene. ( mia mamma usava olio e burro insieme e anche io spesso faccio così).</div>
<div style="text-align: justify;">
Aggiungete la cipolla tritata, fatela soffriggere e poi bagnate il tutto con Marsala abbondante che lascerete assorbire completamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
A parte, in una ciotola, amalgamate la farina e l'estratto di pomodoro con poca acqua: deve diventare un composto omogeneo e liscio. Aggiungete questo composto al pollo, poco per volta e mescolandolo in modo che si distribuisca nel tegame e sulle varie parti di carne, salate e pepate.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Continuate la cottura a fuoco moderato e a tegame coperto, aggiungendo di tanto in tanto poca acqua per non far mai asciugare il sugo fino a quando la carne non tenderà a staccarsi dalle ossa.</div>
<div style="text-align: justify;">
La salsa deve diventare di color nocciola scuro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Servire con fette di pane casareccio abbrustolite o, meglio ancora, con la polenta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Spesso lo accompagno anche con un buon purée di patate.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'aggiunta della farina potrebbe far attaccare il pollo e soprattutto la salsa al fondo della pentola, ma se tenete il fuoco bassissimo, magari sopra un frangifuoco e il tegame continuamente coperto, probabilmente non avrete nessun problema. Eventualmente aggiungete la farina il più tardi possibile e sorvegliate la cottura con molta attenzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Dal mio libro "<b>Cucina mediterranea. La Storia nel Piatto</b>"</div>
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-85696999846143951202016-10-16T17:38:00.000+02:002017-02-10T02:09:38.652+01:00Moussakà<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNuwFjDCAYRB0VblpUNJxgibwbLkFVKavn8dL9OLcwr3ds0aQkvV1DzxJji4Wuh8UKXF9Qki6dS7BhuNFzLtHkVO8Nl2G0N7k036gt026bh8fWrKryOxplUi6vun3Wez_imYkO6T6C-Cj0/s1600/IMG_0320.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNuwFjDCAYRB0VblpUNJxgibwbLkFVKavn8dL9OLcwr3ds0aQkvV1DzxJji4Wuh8UKXF9Qki6dS7BhuNFzLtHkVO8Nl2G0N7k036gt026bh8fWrKryOxplUi6vun3Wez_imYkO6T6C-Cj0/s320/IMG_0320.JPG" width="320" /></a></div>
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Una golosa teglia di melanzane arricchita da un ragù di carne.<br />
L'origine e la diffusione è greco-ottomana.
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<br />
Ingredienti: <i>8 Melanzane, 3 Cipolle, Olio, 850gr di Polpa di Montone o Agnello (va bene anche il manzo o il maiale), 1 spicchio di Aglio, 200gr di Pomodori maturi, 1 bicchiere di Vino bianco o rosso, poco Brodo, poco Formaggio grattugiato (Kefalotyri), 1 ciuffo di Prezzemolo, Cannella, Sale e Pepe. Latte e Farina per una Béchamel di ½ litro circa</i>.
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<br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Sbucciate le melanzane, tagliatele a fette nel senso della lunghezza, salatele e disponetele su di un tagliere inclinato per far perdere l'acqua.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo circa 1 ora, scolatele, asciugatele e dopo averle fritte in abbondante olio mettetele ad asciugare su di un foglio di carta assorbente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come anche per la parmiggiana di melanzane io preferisco evitare questo passaggio con il sale e per asciugare la loro acqua di vegetazione preferisco invece esporre le melanzane all'aria. Ma le melanzane devono essere proprio buone e di ottima qualità, solo melanzane estive.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo tagliate le cipolle e fatele appassire in poco olio, unitevi la carne tritata grossolanamente e quando è rosolata aggiungete l'aglio schiacciato ed i pomodori tagliati a fettine sottili o passati. Salate, pepate, condite con un pizzico di cannella e prezzemolo tritato e fate cuocere a fuoco moderato bagnando di tanto in tanto con il brodo fino a cottura.</div>
<div style="text-align: justify;">
La carne non dovrà essere asciutta ma nemmeno bagnata.</div>
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<br /></div>
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Preparate una Béchamel morbida e tenetela da parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ungete ora di olio una teglia rettangolare, rivestitela con una parte delle melanzane facendo attenzione a coprire bene il fondo e le pareti, quindi riempitela alternando gli strati di melanzane disposte ordinatamente come per una parmiggiana a quelli di carne e condendo ogni strato di carne con una cucchiaiata di formaggio, sale e pepe. Finite con le melanzane.</div>
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<br /></div>
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Da ultimo coprite tutto con la besciamella, che dovrà formare uno strato dello spessore di circa 1 cm. Cospargete con abbondante formaggio grattugiato e cuocere in forno a 180° per circa tre quarti d'ora. Servite la Moussakà tiepida.</div>
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<br /></div>
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<i>Nota</i></div>
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A volte alle melanzane si uniscono anche fettine di patate, preventivamente fritte. In questo caso, le patate e le melanzane possono essere alternate alla carne in tutto lo sformato oppure come si usa a Creta, le patate possono formare solo la base della Moussakà, seguite poi dagli strati di melanzane e di carne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per la carne della Moussaka va molto bene anche un buon ragù di carne alla bolognese.</div>
<div style="text-align: justify;">
La Béchamel finale che guarnisce quasi sempre le Moussakà odierne è una aggiunta molto recente forse dovuta a qualche influenza francese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Provate a non metterla e finite semplicemente con uno strato di ragù o di semplice salsa di pomodoro.</div>
<br />
Potete trovare questa ricetta sul mio libro "<i><b>Cucina mediterranea. La Storia nel Piatto</b></i>"</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-73277889624982399092016-10-15T19:09:00.000+02:002017-02-10T02:24:36.586+01:00Fonds de cuisson: Fond brun<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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Un <b>Fondo di Cottura</b> è un <b>brodo concentrato</b>, grasso o magro, ottenuto a partire soprattutto da ossa di manzo e/o da carcasse di pollame, da verdure e aromi vari messi a cuocere lentamente in acqua per parecchie ore e poi filtrato. E' una preparazioni aromatica ma non salata che può avere un sapore più leggero o più intenso ed essere piuttosto concentrata oppure più diluita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante la cottura il liquido si insaporisce e prende anche corpo per il collagene prodotto dalle ossa e dalle cartilagini. Il collagene si trasforma in gelatina, caratteristica importante di un buon fondo che una volta freddo è sempre in forma gelatinosa.</div>
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A seconda della preparazione e dagli ingredienti esistono diversi tipi di fondo di cottura.</div>
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<br /></div>
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L'utilizzo principale è nella <u>preparazione di salse</u>, per <u>insaporire un umido</u> o un tegame di verdure, o ancora per <u>risaltare il sapore di un brasato</u>.</div>
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<br /></div>
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Una prima distinzione è tra <b>fondi</b> detti <b>chiari </b> (<b>Fond Blanc o Clair) </b>che di solito sono di pollame e <b>fondi scuri</b> ( <b>Fond Brun</b>) che sono sempre di manzo o anche di carni miste</div>
<div style="text-align: justify;">
Un fondo è detto <b>Fond Blanc</b> se carne e ossa sono messi nell'acqua direttamente, a freddo,</div>
<div style="text-align: justify;">
E' invece detto <b>Fond Brun</b> se la carne, le ossa e le verdure sono stati fatti colorare (cioè arrostire in forno) prima di essere messi a cuocere nell'acqua</div>
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<br /></div>
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<i><b>I Fondi di Cottura sono indispensabili in cucina, almeno nella cucina più classica, non solo da ristorante ma anche (e io direi soprattutto) casalinga.</b></i></div>
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Oggi però si è persa spesso l'abitudine a prepararne, delegandone la funzione ai vari concentrati di carne in commercio o ai dadi da sciogliere in acqua calda che danno ad ogni cosa lo stesso sapore piatto e purtroppo anche salato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un gran peccato perché, oltre ad arricchire di sapore i piatti di ogni giorno o a essere d'aiuto nella confezione di molte ricette, sono anche una pratica di risparmio e di cucina sana.</div>
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Fond Brun</h2>
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Oggi prepariamo un <b>Fond Brun</b> cioè scuro, come lo preparo di solito.</div>
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L'occasione è nata dall'aver cucinato la sera prima un ottimo Stinco di Manzo arrosto.</div>
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Infatti, le ossa che si utilizzano nella cucina di casa, sono quelle che provengono dai vari piatti che cuciniamo e in particolare dagli arrosti.</div>
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<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
L'osso che resta da un arrosto di Stinco di Manzo è appunto l'ideale.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo ho aggiunto anche le ossa di tacchino e di pollo che avevo appena disossato per preparare le varie porzioni di carne che tengo di solito in freezer, pronte da mettere in padella o in forno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda le ossa di pollo, comunque, prima di usarle per la preparazione del fondo, le ho passate in forno senza grassi ad arrostire per una mezzoretta insieme a una cipolla e 1 carota.</div>
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<br /></div>
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Ho poi messo tutto in una casseruola a bordi alti, ho ricoperto di acqua fredda ed ho unito alloro, timo, poco pepe e 2 chiodi di garofano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho fatto sobbollire a fuoco molto basso, prima coperto e poi scoperto, per circa 6 ore (da mattina a sera) aggiungendo di tanto in tanto altra acqua in modo da estrarre il più possibile dalle ossa.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Durante la cottura ho schiumato la superficie del liquido che ho poi lasciato restringere un po'.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Circa 30 minuti dopo aver spento il fuoco, ho tolto le ossa più grandi e poi ho filtrato il liquido, l'ho versato in un vasetto e ha atteso che si raffreddasse del tutto prima di metterlo in frigorifero.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Benché durante la cottura non si aggiungano grassi, il calore li estrae dalle ossa e quindi il prodotto finale contiene anche una piccola quantità di grasso che, mentre il fondo si raffredda, tende a venire a galla e si concentra sulla superficie della gelatina.</div>
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<br /></div>
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<i>Nota</i>: l'osso di Stinco era molto lungo ed è quindi stato necessario tagliarlo perché potesse entrare in pentola.</div>
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L'operazione non è stata una passeggiata perché questo è un osso molto spesso e duro. Ho dovuto procedere con un seghetto alternativo! </div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-86391517780903139772016-08-19T18:04:00.000+02:002017-02-10T02:25:11.374+01:00Papacielle ripiene alla napoletana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihbC9vF8BVWyZqO3APfsQlvpaFwMq1EzaEqZfqfILZPeHUnk4dPX8B7gwQVDx-gvnnguisGoKDT0owrmzI4TidVosXSGLCOO2PW_0xQO8IwKlR1GSDhRGDpOfJcRP6B9N9jf5hFrMuFuok/s1600/DSC02566.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihbC9vF8BVWyZqO3APfsQlvpaFwMq1EzaEqZfqfILZPeHUnk4dPX8B7gwQVDx-gvnnguisGoKDT0owrmzI4TidVosXSGLCOO2PW_0xQO8IwKlR1GSDhRGDpOfJcRP6B9N9jf5hFrMuFuok/s320/DSC02566.JPG" width="320" /></a></div>
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Dopo un bel pomeriggio ventosi passato a visitare Cerveteri, il suo magnifico museo etrusco e la bellissima necropoli della Banditaccia prendiamo la strada per il lago di Bracciano e incontriamo un piccolo borgo con tanto di castello, chiesa e annessi al castello. E' Sasso, una frazione di Cerveteri dove il tempo sembra essersi fermato. Si respira un'aria di vita antica. I vasi di fiori semplicemente disposti e la teoria di comignoli sul tetto delle abitazioni di servizio del castello mi ricordano tanti luoghi della Provenza meno turistica e più incantevole.</div>
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Così ci fermiamo a curiosare senza che nessuno ci disturbi.</div>
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Dopo aver passeggiato al fresco, per gentilezza della signora del maniero visitiamo frettolosamente il freschissimo cortile privato d'ingresso, dalle pareti completamente rivestite da verdeggiante e rigoglioso rincospermum che incornicia un grande pozzo abbellito con vasi di fiori e diamo una fuggevole occhiata al bel giardino all'italiana che si scorge oltre la balaustra del pianoro su cui è eretto il casello.</div>
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Poi, ci inoltriamo per via del Fico e ci fermiamo a mangiare un panino con la soppressata nell'unico bar-caffé aperto, visto che sono le 6 e che a pranzo non abbiamo mangiato.</div>
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La sosta ci fa saggiamente abbandonare l'idea di arrivare al lago ma, mentre torniamo sui nostri passi verso Cerveteri ci fermiamo a fare la spesa di frutta e verdura ad un capanno lungo la strada dove un agricoltore vende direttamente i suoi prodotti. Una occasione per prendere una bella cassetta di pomodori per fare la salsa, visto che lo scorso anno non sono riuscita a prepararla perché ci ho pensato troppo tardi.</div>
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Ecco da dove vengono le belle papaccielle rosse che mi sono servite per questa ricetta.</div>
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La Papaccielle (o papaccelle) sono peperoni tondi e bassi, molto coreografici, che a Napoli preparano anche sottaceto e utilizzano in un piatto di carne di maiale.</div>
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<br /></div>
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Io invece questa volta le ho fatte ripiene ma con una ricetta sempre napoletana, cioè con un semplice e povero ripieno di pane, insaporito con spezie e peperoncino.</div>
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<b>Ingredienti</b>: <i>Papaccelle, pane cafone raffermo, olio extravergine d’oliva, capperi sotto sale, olive nere e bianche, poche acciughe sott'olio, peperoncino piccante preferibilmente fresco, prezzemolo, aglio, provoletta affumicata o provoloncino di Sorrento, pane grattugiato </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pulite i peperoni: tagliate la calotta superiore e metterla da parte e togliete i semini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mettete i peperoni e i coperchietti in acqua bollente salata per meno di 10 minuti e poi scolateli e lasciateli raffreddare a testa in giù sopra uno strofinaccio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate il ripieno mescolando in una ciotola la mollica di pane ammollata in acqua e ben strizzata, le acciughe tritate, i capperi spezzettati, poco aglio tritato (se vi piace), prezzemolo e peperoncino piccante tritati, sale e pepe e eventualmente poco pangrattato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Irrorate tutto con l'olio di oliva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Riempite ora i peperoni e disponeteli in una teglia larga il cui fondo sarà stato bagnato da poca acqua e qualche goccia di olio. Irrorate di nuovo i peperoni con poco olio. Coprite il tutto con un foglio di alluminio e passate al forno a circa 160° per circa 1/2 ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo 20 minuti togliete il foglio di alluminio e controllate spesso perché i peperoni non si brucino.</div>
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<br /></div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0Sasso 41.376808565702333 13.007812529.173273065702332 -7.6464845 53.580344065702334 33.6621095tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-58874387445865033002016-08-16T04:45:00.000+02:002017-02-10T02:25:34.264+01:00Riso con le Melanzane<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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Un piatto semplice ma molto gustoso. Piaceva tanto anche a un mio carissimo amico che non vedo più da tempo e che non riesco più a contattare.</div>
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Oggi, pensando a lui l'ho preparato ed ha avuto il successo previsto.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX8H07kbYGSF1JZmrjqwWbfTBiCJFGTzzvLH5TwR3LdRm8Es0ek-FSdn6vn8zqc8CRwV0Dj8yQWH1h08HUVelvNZ4cW173zoi8RWw9da1FW9VTYcNhuXoXSv7-bhtCKEBqKRzO0TDs1ZMK/s1600/Riso+con+le+melanzane_1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX8H07kbYGSF1JZmrjqwWbfTBiCJFGTzzvLH5TwR3LdRm8Es0ek-FSdn6vn8zqc8CRwV0Dj8yQWH1h08HUVelvNZ4cW173zoi8RWw9da1FW9VTYcNhuXoXSv7-bhtCKEBqKRzO0TDs1ZMK/s320/Riso+con+le+melanzane_1.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
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L'estate è la stagione delle melanzane e io ne approfitto perché mi piacciono davvero tanto.</div>
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La melanzana è una solanacea come anche la patata e il pomodoro. Sugli effetti delle solanacee nella nostra alimentazione ci sono molti pareri discordi di cui parlerò in un altro post. </div>
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In estate, però, voglio lasciarmi andare alla mia golosità.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ecco come preparare questo riso squisito.</div>
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<br /></div>
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Ingredienti per 4 persone: <i>3hg riso, 3 melanzane, concentrato di pomodoro, salsa di pomodoro, olio di oliva, prezzemolo, sale, aglio e peperoncino piccante se lo gradite,</i></div>
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</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Lavate bene le melanzane e tagliatele a tocchetti abbastanza piccoli. Lasciatele poi su un vassoio di paglia ad asciugarsi per almeno un quarto d'ora.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questo metodo che io uso per far loro perdere l'acqua di vegetazione ha il vantaggio di lasciare che le melanzane mantengano il loro sapore delicato e quasi dolce, L'alternativa più comune è quella di immergerle per un po' in acqua salata ma a me non piace sia perché il sale mi sembra che ne modifichi il sapore sia perché anche asciugandole ben bene rimangono sempre umide.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Intanto fate lessare il riso. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Io lo cuocio all'orientale, cioè mettendo in un tegame a bordi medi o alti la quantità di riso che mi serve con acqua fredda (su 1 tazza di riso uso 1 tazza 1/2 di acqua), un pizzico di sale e una noce di burro. Copro il tegame e faccio cuocere a fuoco basso finché tutto il liquido sarà assorbito ed il riso sarà morbido e abbastanza asciutto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Mettete sul fuoco in una padella larga o meglio in un tegame una giusta quantità di olio. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non esagerate ma non siate nemmeno parsimoniosi perché questo olio non solo dovrà friggere le melanzane ma dovrà anche condire ben bene il vostro riso che dovrà essere ricco e saporito.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkhxP74l0LgEHff3KzlCOctVTQ-0yOc078wtrXuHKOelKaQ0YcAz2erwS-4jx8vi0sIuxB0SQsbuHjIbnGT4aCaiFCWhnLAsOMcV3es2-LYXcuFEXlLECQPUpVhDyiQv-5txEiekHwaM9x/s1600/Riso+con+le+melanzane_001.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkhxP74l0LgEHff3KzlCOctVTQ-0yOc078wtrXuHKOelKaQ0YcAz2erwS-4jx8vi0sIuxB0SQsbuHjIbnGT4aCaiFCWhnLAsOMcV3es2-LYXcuFEXlLECQPUpVhDyiQv-5txEiekHwaM9x/s200/Riso+con+le+melanzane_001.JPG" width="200" /></a>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Unite in padella uno spicchio di aglio ancora incamiciato e poi le melanzane e fate friggere gentilmente a fuoco medio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le melanzane, friggendo, tendono dapprima ad assorbire gran parte dell'olio, ma poi, quando arrivano a cottura lo rilasciano tutto.
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVjd2D-uciqSTpnxtaeSTLACtc9uh1HYtZLObzvFQ5Nayt9ZVi78DrvzLkompylXQFLNs-muKirSj23AuuCqE3No3xgZFMeCfRJXLFwrSSrD11C7p__5YmbajdoySyAK1u0hw4Et2-OgY2/s1600/Riso+con+le+melanzane_00.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVjd2D-uciqSTpnxtaeSTLACtc9uh1HYtZLObzvFQ5Nayt9ZVi78DrvzLkompylXQFLNs-muKirSj23AuuCqE3No3xgZFMeCfRJXLFwrSSrD11C7p__5YmbajdoySyAK1u0hw4Et2-OgY2/s200/Riso+con+le+melanzane_00.JPG" width="200" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
A questo punto colorate le melanzane con poco concentrato di pomodoro e, se vi piace, insaporitele con il peperoncino piccante facendole saltare ancora per qualche minuto.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infine aggiungete la salsa di pomodoro vera e propria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se non ne avete di casalinga potete usare della passata oppure dei pelati spezzettati. Ricordatevi che questo è un condimento di melanzane e non un sugo di pomodoro con le melanzane, Quindi non esagerate con il pomodoro che deve insaporire ma non essere l'ingrediente principale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Salate e abbassate la fiamma per finire la cottura.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da ultimo aggiungete abbondante prezzemolo tritato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con questo sugo condite il riso ripassandolo nel tegame,</div>
<div style="text-align: justify;">
Controllate che sia ben condito e morbido ed eventualmente aggiungete altro olio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Versatelo in un piatto da forno o in una teglia di coccio e ripassatelo in forno a 150° per 10 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potete servirlo caldo oppure lasciarlo intiepidire. </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-47376360885541132212016-01-07T17:08:00.003+01:002017-02-10T02:26:26.092+01:00Mezze Penne Risottate con Gamberi, Polipetti e Zucchine<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="text-align: justify;">
Ieri era l'Epifania, che, come si dice in Italia, <i>tutte le feste le porta via</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per festeggiarla ho preparato questo piatto che desideravo cucinare da tempo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, è stata proprio una buona idea!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pasta <i>risottata</i> significa che è cucinata come fosse un risotto, ma bisogna fare olta attenzione al tempo di cottura che è sempre quello della pasta, e quindi più breve di quello del riso.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo caso, le mezze penne erano di Gragnano e prevedevano un tempo massimo di cottura di 10 minuti. Quindi ... occhio all'orologio e non solo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ingredienti per 4 persone</i></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjICnhenxPjQ9mo00yw43kV99uFcFbS6Tcjs5N5xOdkIZi4MgFXJhirir7scDqToAmZq7pHKMTTareTywcWzSt_87TNp7pFt-T0PbfHjj-9b1WvV5fcKqeY2HDBOXe9nm8e0KcRSUM3GBvn/s1600/PenneRisottateAiGamberiIng_02.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjICnhenxPjQ9mo00yw43kV99uFcFbS6Tcjs5N5xOdkIZi4MgFXJhirir7scDqToAmZq7pHKMTTareTywcWzSt_87TNp7pFt-T0PbfHjj-9b1WvV5fcKqeY2HDBOXe9nm8e0KcRSUM3GBvn/s320/PenneRisottateAiGamberiIng_02.jpg" width="319" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
350gr di Mezze Penne,</div>
<div style="text-align: justify;">
250gr di polipetti,</div>
<div style="text-align: justify;">
400gr di Code di Gambero,</div>
<div style="text-align: justify;">
1 Cipollotto fresco,</div>
<div style="text-align: justify;">
2 Zucchine medie,</div>
<div style="text-align: justify;">
8 pomodorini di Pachino,</div>
<div style="text-align: justify;">
1 piccola costa croccante e chiara di sedano</div>
<div style="text-align: justify;">
150gr di ceci lessati,</div>
<div style="text-align: justify;">
1 piccolo peperoncino fresco,</div>
<div style="text-align: justify;">
1 spicchio di aglio incamiciato,</div>
<div style="text-align: justify;">
1 bicchiere di vino bianco secco,</div>
<div style="text-align: justify;">
1 spicchio di <i>Citron Confit</i>, tritato,</div>
<div style="text-align: justify;">
abbondante prezzemolo tritato,</div>
<div style="text-align: justify;">
1/4 di litro di brodo vegetale,</div>
<div style="text-align: justify;">
1/4 di litro di fumetto di pesce,</div>
<div style="text-align: justify;">
acqua,</div>
<div style="text-align: justify;">
sale e pepe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate tutti gli ingredienti, pronti solo da mettere in pentola perché il tempo di cottura è breve e non avrete tempo di prepararli via via.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di tutto mettete sul fuoco, a fiamma media, il brodo vegetale e il fumetto in una casseruola cui aggiungerete la stessa quantità di acqua e i gambi del prezzemolo che conferiranno al liquido un ottimo sapore. Eventualmente potete usare un dado e i preparati in granuli diluendoli in 1 litro circa di acqua. Portate a ebollizione e aggiustatene la sapidità. </div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto, se avete a disposizione soltanto code di gamberi e polipetti surgelati, come nel mio caso, scongelateli con cura e delicatamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
(Per questa operazione è sufficiente disporre di una ciotola o di un altro tipo di contenitore in cui metterete i crostacei a bagno per circa 20 minuti in acqua rigorosamente fredda e rinnovate l'acqua almeno una volta.)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pulite i polipetti cercando, se possibile, di togliere loro il becco (l'operazione è difficile se non impossibile quando sono molto piccoli).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pulite bene anche le code di gambero togliendo loro tutto il carapace (<i>zampette e guscio</i>) e lasciando soltanto l'ultima parte della coda. Il carapace mettetelo nella casseruola del brodo che continuerete a far bollire abbastanza vivacemente perché assuma un gusto delicato di pesce. Se occorre, con molta cautela aggiustate di sale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel pulirli, togliete dai gamberi il filamento intestinale contenuto nella coda. Questa operazione sarebbe da fare sempre, sia con gamberi surgelati che con quelli freschi e può essere omessa soltanto con gamberetti di paranza. Io di solito preferisco pulirli sempre molto bene: trovo che il gusto migliora e che i crostacei assorbono meglio i sapori dei condimenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
(<i>Anche questa è cosa semplice e abbastanza veloce, soprattutto se la quantità di code di gambero è modesta come in questo caso. </i><i>Procedete in questo modo: incidete con un coltellino affilato la coda di gambero lungo il lato convesso, aprite leggermente il taglio ed eliminate il sottile filamento che corre lungo tutta questa parte terminale del gambero e che di solito è nero o marroncino e a volte anche piuttosto rigonfio.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Dopo che avrete pulito così i vostri gamberi, vi convincerete che è davvero una buona cosa farlo sempre. Provate per credere</i>.)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora dedicatevi alle verdure: Tagliate sottilmente il cipollotto fresco, pulite quindi le zucchine togliendo loro i semi e tagliatele nella forma che desiderate (io le taglio longitudinalmente a filetti di circa 2 cm. di lunghezza), lavate e affettate allo stesso modo il sedano ed infine i pomodorini che taglierete in quarti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Affettate sottilmente il Citron Confit, fate lo stesso con il peperoncino e tritate per bene il prezzemolo dopo averlo lavato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Queste operazioni preliminari sembrano lunghe e complicate ma sono davvero semplici e non prendono di più di 15 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Finalmente tutto è pronto per la preparazione del nostro piatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb0w3OlEwPdN6DAM12nYIg_-TXnT-pBn3xtCAXt66Eu-PM8OcZxwrU_RXV2YuqyGDEAe4JkozjwU9g3Vrt5Knk8Zd0yUMhCJ7nD72dn_CCqbN3OXBJmqwFh0M6DqWUHjCGim-DOc_JtRBP/s1600/PenneRisotteteAiGamberi-cottura.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb0w3OlEwPdN6DAM12nYIg_-TXnT-pBn3xtCAXt66Eu-PM8OcZxwrU_RXV2YuqyGDEAe4JkozjwU9g3Vrt5Knk8Zd0yUMhCJ7nD72dn_CCqbN3OXBJmqwFh0M6DqWUHjCGim-DOc_JtRBP/s1600/PenneRisotteteAiGamberi-cottura.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
In una casseruola abbastanza larga mettete a soffriggere molto gentilmente il cipollotto e lo spicchio di aglio ancora incamiciato curando che non prendano colore. Aggiungete quasi subito i polipetti e lasciate soffriggere insieme per pochi minuti prima di aggiungere le penne, ancora crude.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da questa momento calcolate il vostro tempo di cottura, in base alle indicazioni che troverete sulla confezione della pasta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Continuate a soffriggere un poco prima di sfumare con il vino bianco secco e poi, cominciate ad aggiungere poco per volta, con un mestolino, il brodo di pesce bollente mentre uno ad uno unirete anche i restanti ingredienti: primo tra tutti il peperoncino, poi a metà cottura il sedano e i pomodorini, poi ancora i ceci , quindi le zucchine e il Citron Confit ed infine, a circa 2 minuti dalla fine le code di gambero e il prezzemolo tritato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'aggiungere il brodo siate parsimoniosi: va bene che ci sia del sughetto e che questa pasta si presenti all'onda come un vero risotto, ma considerate che la pasta assorbe meno liquido del riso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poco prima dello scadere del tempo, assaggiate la pasta che dovrà essere al dente, cioè durettina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se serve accomodate di sale e soprattutto di pepe .</div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciate riposare per circa un minuto prima di servire.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0iN426qPzlikJwd7aYIfoH6-hRpfe_F-4-Z40NqNBXiLxXgf7GuGweHX7A_dyffaP9zPS6rn0TZib4sFzaBnTBop8P4fmXJjAMSQnjr2rduKjUwmVxmfiKnJcWmIO3z6wQO2WkzMv2DOu/s1600/PenneRisotteteAiGamberi-piatto00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0iN426qPzlikJwd7aYIfoH6-hRpfe_F-4-Z40NqNBXiLxXgf7GuGweHX7A_dyffaP9zPS6rn0TZib4sFzaBnTBop8P4fmXJjAMSQnjr2rduKjUwmVxmfiKnJcWmIO3z6wQO2WkzMv2DOu/s320/PenneRisotteteAiGamberi-piatto00.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-62335430235231448302015-09-01T19:42:00.003+02:002015-09-10T12:54:37.449+02:00Ali e fusi di pollo in padella, al profumo di alloro e limone<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1bZPHp7oa9NQo7kHAh2WPEuefwYto5qRxfRUju7GbIfx_G79dSOW83zPwzT2ZCtc74D7aAevd5gmuBZRZDAAP8SpxKfwPyNkJ2J95QWetvaNSqS-c-vfsr1vptTTYzSJ5_AhtBGqAMIfD/s1600/WP_000309.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1bZPHp7oa9NQo7kHAh2WPEuefwYto5qRxfRUju7GbIfx_G79dSOW83zPwzT2ZCtc74D7aAevd5gmuBZRZDAAP8SpxKfwPyNkJ2J95QWetvaNSqS-c-vfsr1vptTTYzSJ5_AhtBGqAMIfD/s400/WP_000309.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Le spadellate di carni a tocchetti sono spesso un gran successo e hanno il vantaggio di richiedere tempi di cottura non troppo lunghi e una cottura sempre perfetta. Per questo sono tra le mie preferite, soprattutto quando si tratta di pollo, che deve essere assolutamente ben cotto.<br />
Questa ricetta inoltre è semplicissima e dà sempre grandi soddisfazioni.<br />
<br />
Ingredienti: <i>Fusi e Alucce di pollo, Olio di Oliva, poco Burro, 1 o 2 spicchi di Aglio, foglie di Alloro ( almeno 6 o 7), il succo di 1 Limone, Sale e Pepe.</i><br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Prendete una padella bassa e piatta, versate sul fondo l'olio di oliva in quantità moderata e disponete i pezzi di pollo ben stretti uno vicino all'altro,<br />
Tra un pezzo di pollo e l'altro mettete le foglie di alloro e aggiungete nella padella anche gli spicchi di aglio ( se volete potete sostituirli con dei piccoli scalogni) e qualche pezzettino di burro.<br />
<br />
Fate saltare a fuoco vivace in modo che il pollo colorisca bene, rigirandolo in modo che prenda colore da tutte le sue parti.<br />
Fate attenzione che l'aglio si abbrustolisca senza bruciarsi.<br />
<br />
Quando tutti i pezzetti di pollo saranno ben coloriti, bagnate con poca acqua, salate e pepate.<br />
Abbassate quindi la fiamma, coprendo la padella a metà, con il coperchio in parte appoggiato al bordo della padella ed in parte sollevato ( aiutandovi con un cucchiaio da cucina).<br />
<br />
Continuate lentamente la cottura, rigirando di tanto in tanto i pezzi di pollo e aggiungendo di volta in volta poca acqua se il sughetto si asciugasse troppo.<br />
Quando toccandola la carne vi sembra cotta, irroratela con il succo di limone , lasciate restringere il sugo e poi spegnete.<br />
Prima di servire, lasciate riposare almeno 5 minuti, coperto.<br />
<br />
E' un piatto squisito e molto piacevole sia caldo, accompagnato da un riso pilaf o da fette di pane abbrustolite, sia a temperatura ambiente accompagnato da una buona insalata verde, soprattutto mista di erbe varie e ruchetta.<br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-14164008454937072022015-09-01T19:16:00.001+02:002015-09-10T12:57:54.799+02:00L'erba Porcellana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhallohs16j5iVQkRiZFwfKQhJGG0rd1MbiB-H_xhdhtjVJ-icrBeSVre4xh0U6YvuP0y2bxrE9ak1zuy-IT_BHcEkLO-DsnwIh2pQyluH41Iaq25f47_ryTGO12cUkQ0kCHILo7JkpBRs7/s1600/Porcellana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhallohs16j5iVQkRiZFwfKQhJGG0rd1MbiB-H_xhdhtjVJ-icrBeSVre4xh0U6YvuP0y2bxrE9ak1zuy-IT_BHcEkLO-DsnwIh2pQyluH41Iaq25f47_ryTGO12cUkQ0kCHILo7JkpBRs7/s1600/Porcellana.jpg" /></a></div>
<br />
L'Erba Porcellana è un'erba molto comune in tutta Europa e anche molto apprezzata, almeno fino ad alcune decine di anni fa.<br />
<br />
Si tratta di un tipo di portulaca selvatica, la <i>portulaca oleracea</i>, parente molto stretta della portulaca ornamentale che dorna con soddifazione i nostri giardini e balconi<br />
E' una pianta molto rustica, infestante, che sta meglio nei terreni freschi ma che non fa storie anche se sono asciutti. Insomma, è molto adattabile.<br />
E poi è commestibile, buona e piena di virtù.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Una volta, in alcune regioni del Sud Italia dove la raccolta delle erbe selvatiche era ed è ancora diffusa, la si trovava anche nei mercati, venduta dagli erbaioli ambulanti.<br />
Sappiamo che nell'Antico Egitto era considerata una pianta medicinale mentre nel Medio Evo era coltivata dagli Arabi che la chiamavano erba pazza per il modo disordinato con cui i suoi rametti si spargono sul terreno, Negli Emirati Arabi e nello Yemen anche oggi sono coltivate come insalate altre varietà commestibili di portulaca, come la <i>portulaca sativa.</i><br />
<br />
In Toscana, anticamente e forse prima della diffusione del pomodoro, veniva aggiunta alla <i>panzanella</i>, in alcune località della Grecia, è ancora un possibile ingrediente della insalata greca, la <i>horiatiki salada</i>, quando la si prepara per sé, in famiglia e nel Lazio può far parte di un'<i>insalata di misticanza. </i>In Sicilia è un ingrediente di una insalata tipica di Ferragosto insieme a pomodori, cetrioli e cipolle oppure viene aggiunta, cruda, alla insalata di patate lesse e cipolle al forno. C'è comunque anche chi, con i germogli intinti nella pastella ne fa delle crocchette.<br />
E' buona cruda e cotta, da sola o in combinazione con altre erbe, la si mette persino s<i>ott'aceto,</i> se ne fanno <i>frittate</i>, la si mischia alla farina di ceci nelle <i>farinate</i>, o ad altre erbe come <i>ripieno di ravioli</i> e nel <i>preboggion</i> ligure.<br />
<br />
Ha molti nomi popolari, come <i>porcellana</i>, <i>porcacchia</i>,<i> purciddana, </i>ma anche <i>erba grassa,</i> <i>purslane</i> in Inglese, <i>pourpier</i> in Francese e in Corsica viene detta <i>erba fratesca </i>perché l'insalata di erbe miste tra cui la portulaca veniva offerta ai frati come obolo<br />
La troviamo praticamente in tutto il mondo, anche in Cina.<br />
<br />
Io la coltivo anche sul balcone e la consumo quasi esclusivamente cruda, in insalata perché mi piace il suo sapore leggermente acidulo.<br />
Se la raccogliete tra i campi, abbiate cura che siano distanti da vie trafficate e, di preferenza in luoghi dall'aria pulita.</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-37877831147534285322015-08-11T18:33:00.004+02:002015-08-12T09:34:06.577+02:00Le meraviglie del KEFIR<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGQGKWF3ipg9YRnad6iJVDpWY1TtEV97rfZBWo9Ku0pLY4_A8_BTTbyDaBU75bBb9qIskjmD3pIz1V-MvnpFs7rQmyn3uAEGQ2i9cSEodwGaxfdwHlJbzy_m8rHvY02oFv-jZxE_gIrQx1/s1600/Kefir.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGQGKWF3ipg9YRnad6iJVDpWY1TtEV97rfZBWo9Ku0pLY4_A8_BTTbyDaBU75bBb9qIskjmD3pIz1V-MvnpFs7rQmyn3uAEGQ2i9cSEodwGaxfdwHlJbzy_m8rHvY02oFv-jZxE_gIrQx1/s320/Kefir.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kefir</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="MsoNormal">
Il <b>KEFIR </b>è una crema ricca di fermenti lattici e probiotici, talvolta piuttosto liquida tanto da sembrare una bevanda. Si ottiene dalla fermentazione del latte.<br />
Ha un gusto fresco e molto piacevole ed è un alimento nutriente<br />
<br />
E' un prodotto diffuso nel Caucaso probabilmente originario della tradizione nomade e pastorale<br />
Una leggenda, narra che fu lo stesso Maometto a donare agli avi dei montanari del Caucaso i primi grani di kefir che per questa ragione sono chiamati “<b>miglio del profeta</b>”.</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUKz_rVG0zEE6hw9y2iPl-Kb-2JoLCh06rLGZ4UlkujFKjxblnzlpDOdth6hUirHl873Y49u7yPSqRl_4Dkzuk_r9ru1crtd6TosS5VZVbIqnUi5dHk1C8KK9Q0sHQGbwGMh_HSQaBNdLS/s1600/Kefir_Grani+di.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUKz_rVG0zEE6hw9y2iPl-Kb-2JoLCh06rLGZ4UlkujFKjxblnzlpDOdth6hUirHl873Y49u7yPSqRl_4Dkzuk_r9ru1crtd6TosS5VZVbIqnUi5dHk1C8KK9Q0sHQGbwGMh_HSQaBNdLS/s320/Kefir_Grani+di.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Semi di Kefir</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
In realtà l'uso di consumare latte fermentato è antichissimo. Se ne trovano testimonianze anche nel <b>Libro della Genesi</b>.<br />
<br />
Probabilmente proprio di Kefir parla anche Marco Polo ne <b>Il Milione, </b>quando afferma di aver incontrato, durante il lungo viaggio verso la Cina, alcune genti caucasiche che consumavano una bevanda leggermente alcolica prodotta facendo fermentare il latte di giumenta chiamata <b>Chemmisi.</b></div>
<br />
<a name='more'></a>I nomadi in realtà avevano l'abitudine di usare per contenere e trasportare il latte degli otri di pelle.<br />
Gli otri non venivano mai svuotati del tutto, ma ricolmati mano a mano che se ne consumava il contenuto. Questo permetteva di mantenere in buona salute le colonie di enzimi ed avere nello stesso tempo del Kefir pronto ad essere consumato sempre a disposizione.<br />
<br />
Si è anche fatta l'ipotesi che la fermentazione, necessaria a mantenere il latte sano e bevibile, fosse attivata con del caglio animale, forse flora batterica di stomaco di capra, ma io credo che a seconda delle tribù e dell'ambiente in cui si trovavano potesse essere usato anche qualche agente vegetale simile, visto che in natura sono molte le piante che hanno questo effetto.<br />
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTdZDT2L8IEJTsbFxZmvf8S7V532RgIwXvLaHzK4ib9oPMBx9S5GOiO2-xP9mp8NdSycJvZqLDG0zqnygwwH0xANpRnuEaIqMR2s_yxrhgBDE9WSOuHREH7cTK1ITDLE6gHJvuiZUcTD-Y/s1600/Kefir+in+preparazione.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTdZDT2L8IEJTsbFxZmvf8S7V532RgIwXvLaHzK4ib9oPMBx9S5GOiO2-xP9mp8NdSycJvZqLDG0zqnygwwH0xANpRnuEaIqMR2s_yxrhgBDE9WSOuHREH7cTK1ITDLE6gHJvuiZUcTD-Y/s1600/Kefir+in+preparazione.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kefir in preparazione casalinga</td></tr>
</tbody></table>
Il risultato era un alimento molto ricco di microorganismi tra cui enzimi e lieviti, utilissimi al sistema immunitario e, grazie alla fermentazione, anche leggermente alcolico cosa non trascurabile per un alimento a base di latte e destinato a tutti considerate la situazione climatica spesso calda e non esattamente igienica. La fermentazione ed il leggero grado alcolico infatti ne garantivano la salubrità.<br />
<div class="MsoNormal">
<br />
L'uso del <b>Kefir</b>, dal Caucaso si è diffuso anche in Russia, Nello scorso secolo, il Premio Nobel per la medicina <b>Il'ja Il'ič Mečnikov </b>ne studiò i ceppi batterici convinto che il suo costante consumo fosse una delle apparenti cause della longevità delle popolazioni caucasiche grazie alla presenza di acido lattico e del ricchissimo corredo di microorganismi probiotici che terrebbero a bada la proliferazione batterica nell'intestino. </div>
<br />
Secondo la tradizione locale il kefir si usa anche per curare le enteriti ed, a volte, la tubercolosi.
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-2738399008563930962015-08-11T18:07:00.000+02:002015-09-01T19:49:29.885+02:00Kefir e Semi di Lino: una colazione davvero salutare<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkqM4e8G-Tj7km7tJLuc2zqQ1qhAI3RHcMbSB4pffTV-hegpLJ0TRXGqZF27SEq_XtI-UBYbJq7e8BAZX6wVeiAYjDuYOwZipok42wZWEHydTO1MpMDmJ0W4GDhsn9PKnbFBkGz48MGf6P/s1600/Kefir%2526Lino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkqM4e8G-Tj7km7tJLuc2zqQ1qhAI3RHcMbSB4pffTV-hegpLJ0TRXGqZF27SEq_XtI-UBYbJq7e8BAZX6wVeiAYjDuYOwZipok42wZWEHydTO1MpMDmJ0W4GDhsn9PKnbFBkGz48MGf6P/s1600/Kefir%2526Lino.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Ingredienti: <i>Semi di lino biologici (biondi) ridotti in farina, Kéfir bio ( in mancanza sostituite temporaneamente con del buon yogurt biologico)</i><br />
<br />
I <b>Semi di Lino </b>sono molto ricchi di Omega3 (più ricchi di quanto non lo sia il pesce!)<br />
<br />
Semi di lino e kéfir insieme sono eccellenti per abbassare il colesterolo e anche per mantenere pulito l'intestino da scorie, muchi e parassiti. Quindi è un validissimo sistema per tenere in buona salute il sistema immunitario.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
La sera, prima di coricarvi, mettete un cucchiaio di semi di lino ridotti in polvere in una piccola ciotola
con poca acqua ) 1 o 2 cucchiai). L’acqua li aiuterà a produrre una specie di mucillagine che sarà pronta alcune ore più tardi.<br />
La mattina seguente unite il <b>kéfir,</b> con o senza zucchero e nella quantità che desiderate a seconda dei gusti. Mescolate e mangiate questa crema.<br />
<b><br /></b>
<b>E’ molto importante importante bere molta acqua per tutta la mattinata</b><br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-16012979648997570032015-08-05T12:07:00.003+02:002015-09-01T19:47:22.867+02:00Riso estivo con Peperoni e Code di Gambero<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz2LAtn4dWF-9DxT2GLg1bw-HFKjDmu8wzJ7Kho22jJ1y7lGWRrM0EBNywK9WSm0LPuxbeku1q3DqVg9f8J2ebAgiNy999iDUd-uBpByqLja33Ml3ydhB7auxhkGzIcUHe8eG-yXXzVZE0/s1600/Riso-Gamberi+e+peperoni_02.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz2LAtn4dWF-9DxT2GLg1bw-HFKjDmu8wzJ7Kho22jJ1y7lGWRrM0EBNywK9WSm0LPuxbeku1q3DqVg9f8J2ebAgiNy999iDUd-uBpByqLja33Ml3ydhB7auxhkGzIcUHe8eG-yXXzVZE0/s320/Riso-Gamberi+e+peperoni_02.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
E' un piatto piacevole e appetitoso che si mangia volentieri anche nelle giornate più calde dell'estate.<br />
<br />
Ingredienti per 4 persone: <i>3hg di Riso Vialone nano (2cups circa), 1/2 cipolla, 1 spicchio di aglio, 1 o 2 Peperoni a corno rossi, 3 Pomodori medi, circa 1/2 litro di Brodo vegetale, 1/2 bicchiere di Fumetto di pesce concentrato (optional), 8 Code di Gambero, 1/2 bicchiere di Vino Bianco secco, poco Peperoncino piccante, 1 mazzetto di prezzemolo, Sale, Olio. </i><br />
<br />
Questa volta ho usato delle code di gambero surgelate, perciò le ho tolte dal freezer e le ho messe in una ciotola di acqua fredda intanto che preparavo le verdure.<br />
Ho tagliato sottilmente la cipolla e a fettine spesse 1/2 cm i peperoni. Ho sbucciato i pomodori e li ho spezzettati a pezzi minuti. Ho anche lavato e tritato sia il prezzemolo che il peperoncino e sbucchiato lo spicchio di aglio avendo cura di togliere il germoglio verde all'interno.<br />
<br />
Questo risotto si prepara come qualsiasi risotto degno di questo nome, quindi ho fatto soffriggere nell'olio la cipolla con lo spicchio di aglio ed ho aggiunto dopo circa 1 minuto anche i peperoni.<br />
Ho lasciato soffriggere tutto rapidamente per circa 3 minuti e poi ho versato nel tegame il riso, e ho continuato la cottura a secco per altri 2 minuti,<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Ho sfumato con il vino bianco e una volta assorbito il vino, ho unito i pomodori e il peperoncino piccante ed ho continuato la cottura con il brodo, versato poco per volta.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBE7W15mOm4RxqdQYeMt-Y7VOtB8EAoAgjK-ijvPXdfi_DYomrNQR7Ggcg16s0k-xcBkAy7kZm4cV2Oe9nVeiHAqzD5eGRtF4ebSF7b4uzXHwJKwLvXIYdaXn6q734a20HCtoDkyHOO7pI/s1600/Riso-gamberi+e+peperoni_01.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBE7W15mOm4RxqdQYeMt-Y7VOtB8EAoAgjK-ijvPXdfi_DYomrNQR7Ggcg16s0k-xcBkAy7kZm4cV2Oe9nVeiHAqzD5eGRtF4ebSF7b4uzXHwJKwLvXIYdaXn6q734a20HCtoDkyHOO7pI/s320/Riso-gamberi+e+peperoni_01.JPG" width="320" /></a></div>
Dopo aver sfumato con il vino, ci vogliono al massimo 15 minuti perché il riso sia pronto, tuttavia, per non sbagliare è meglio assaggiarlo di tanto in tanto.<br />
A 5 minuti dalla fine, ho aggiunto le code di Gambero, ho aggiustato di sale ed infine ho guarnito con il prezzemolo.<br />
<b>Il riso deve restare morbido, quasi all'onda.</b><br />
<br />
Arrivato a cottura, ho lasciato riposare il risotto per qualche minuto, scoperto per farlo intiepidire ed ho portato in tavola.<br />
<br />
<br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-72987001937980443142015-08-05T11:15:00.004+02:002015-09-04T03:38:21.639+02:00Ginger Drink, la bevanda della salute a base di Zenzero e Limone<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQoNfu2uI9UfqYLKGDg-LR2CPGQvBhvM4Je92uYe_yIVUWUxRkIWIkPUHFhg7ETUaOel7J_jIjJcXECRZ9GhYBF-TB_0yMWx58NEYrkkQ7gQPGaodZUOwr5F1mfInhNriJfoY45j-hgkf9/s1600/ginger-tea-300x199.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQoNfu2uI9UfqYLKGDg-LR2CPGQvBhvM4Je92uYe_yIVUWUxRkIWIkPUHFhg7ETUaOel7J_jIjJcXECRZ9GhYBF-TB_0yMWx58NEYrkkQ7gQPGaodZUOwr5F1mfInhNriJfoY45j-hgkf9/s1600/ginger-tea-300x199.jpg" /></a></div>
</div>
<br />
Ingredienti:
- <i>Zenzero fresco
- Acqua
- Limone
- Miele o zucchero grezzo di canna.</i><br />
<br />
Fate bollire per diversi minuti una tazza abbondante di acqua con qualche fettina di zenzero fresco.<br />
Intanto in una tazza abbastanza ampia spremete 1/2 limone e aggiungete il miele o lo zucchero di canna nella quantità che preferite. Infine versateci la tisana di zenzero.<br />
Bevetela calda o tiepida.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNL_k5txOQ1Zqe9HQ0H0oHn1zTyXzb-MZG69FGLraGQ2YzRcD3gAJX5oPSaYU9FNElDXjCadSO8ylj195HqmPDaT0eRDL-xtsP29qFyk_qM3hmnZuICjfhyTsb4kwBIYHa9Y3F2bRsIw6K/s1600/gingerdrink.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNL_k5txOQ1Zqe9HQ0H0oHn1zTyXzb-MZG69FGLraGQ2YzRcD3gAJX5oPSaYU9FNElDXjCadSO8ylj195HqmPDaT0eRDL-xtsP29qFyk_qM3hmnZuICjfhyTsb4kwBIYHa9Y3F2bRsIw6K/s320/gingerdrink.jpg" width="320" /></a>
In estate è un'ottima bevanda rinfrescante e tonificante se tenuta in frigorifero e poi servita con del ghiaccio.<br />
In questo caso fatene in abbondanza usando circa 1 litro di acqua. Il limone e lo zucchero li aggiungerete soltanto prima di servirlo, insieme al ghiaccio.<br />
Spesso ci si aggiunge anche dell'acqua frizzante (la stessa quantità della tisana di zenzero).<br />
Potete guarnire con una fettina di limone o di lime oppure delle foglioline di menta<br />
<br />
<a name='more'></a>Una versione particolare di Ginger Drink prevede di mescolare per ogni tazza o bicchiere di tisana di zenzero anche un pizzico di curcuma in polvere, poco latte di cocco e un cucchiaino di miele.<br />
<br />
Una versione più invernale, e quindi da bere preferibilmente calda, prevede invece di bollire insieme zenzero, scorza di limone e peperoncino e di aggiungere nella tazza succo di limone e miele.<br />
E' ottima in caso di raffreddore e sembra che risvegli il metabolismo, valido aiuto in caso si voglia dimagrire.<br />
_____________________<br />
Questa tisana, presa la mattina, a colazione al posto del tè o del caffè, ha un benefico effetto sull'intestino, liberandolo e provocando una pulizia dalle tossine e una alcalinizzazione della omeostasi.<br />
Bevuta la sera aiuta a superare problemi di reflusso gastroesofageo e migliora la digestione.<br />
E' anche molto indicata per contrastare gli attacchi di nausea.<br />
Sia calda che fredda mantiene tutte le sue qualità e i suoi effetti.
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-89842758938135755332015-08-03T19:16:00.002+02:002015-08-03T19:27:40.218+02:00La Parmiggiana di Melanzane come piace a me<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b>Trovate questa ricetta, insieme a molte altre nel mio libro <u>Cucina Mediterranea. La Storia nel Piatto</u></b><br />
<b><br /></b>
Quella napoletana è
una Parmiggiana di Melanzane purista, semplicissima e senza contaminazioni cioè povera e questo per me spesso vuol dire migliore delle altre.<br />
Tutto è importante, il tipo e la qualità di melanzane, la cottura della salsa, il tempo di cottura in forno... e anche il clima della giornata: <b>cucinate la parmigiana in un giorno di sole</b>.
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkl8z5X553SL22lGhOQR3ZMln5NoZXyCqqGIfikxrlUjuL4a6GMDQ_LjwevLgKMrqcuJiP2mkrP2zh-TsbwXHA8fZ2snf5ZJbaxKm___KMgQdzvt90pPLT18x4z96ZCNMa8mX3K3sbn4xu/s1600/MELANZANE_Parmiggiana.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkl8z5X553SL22lGhOQR3ZMln5NoZXyCqqGIfikxrlUjuL4a6GMDQ_LjwevLgKMrqcuJiP2mkrP2zh-TsbwXHA8fZ2snf5ZJbaxKm___KMgQdzvt90pPLT18x4z96ZCNMa8mX3K3sbn4xu/s400/MELANZANE_Parmiggiana.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div>
Ingredienti: <i>2kg di Melanzane lunghe scure e strette possibilmente freschissime e non ancora arrivate a fare seme, Scamorza affumicata oppure Mozzarella, poco Pecorino o Parmigiano grattugiato, 1,5kg di Pomodori maturi tipo San Marzano, una Cipolla piccola, abbondante Basilico, Olio di Oliva, Sale.</i>
<br />
<i></i><br />
<a name='more'></a>Lavate le melanzane, sbucciatele e poi tagliatele per la loro lunghezza a fette sottili.<br />
Disponetele in un grande cesto o in un vassoio su cui possano stare tutte le fette senza sovrapporsi e mettetele all'aria aperta per circa un'ora in modo che si asciughi l'acqua di vegetazione.<br />
Quindi friggetele in olio profondo e bollente, facendole dorare da ambo le parti.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuAdUJqMKp8cR3m7_zNLmkFiVdE8CgG9T4JESSu33WMikWQbXGY7D5oNXIdYKPZXTvc1s0NTXOhuy1uubO-ih9OyxC3Su9B61wiIAJ-_-DkHRxw8evNV3mrQer2H_4BHuqcwuuuaZnsGQt/s1600/Melanzane_04.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuAdUJqMKp8cR3m7_zNLmkFiVdE8CgG9T4JESSu33WMikWQbXGY7D5oNXIdYKPZXTvc1s0NTXOhuy1uubO-ih9OyxC3Su9B61wiIAJ-_-DkHRxw8evNV3mrQer2H_4BHuqcwuuuaZnsGQt/s400/Melanzane_04.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
Per assorbire l'unto superfluo, appoggiate le melanzane fritte su carta per fritti che cambierete spesso. Per portarvi avanti, potete fare questa operazione anche il giorno prima: le melanzane scaricheranno più a lungo l'olio eventualmente assorbito.<br />
<b>Fate attenzione: le melanzane, asciugate all'aria cuociono molto velocemente e rischiano di bruciare</b><br />
<br />
Preparate una salsa di pomodoro con la cipolla, il pomodoro pelato oppure passato, una parte del basilico, olio e sale. Fate cuocere per il tempo necessario ad ottenere una buona salsa abbastanza fluida ma non liquida.<br />
Tagliate a fettine la scamorza affumicata o la mozzarella.<br />
Quindi prendete una teglia di alluminio rotonda del diametro di 30cm, ricopritene il fondo con alcune cucchiaiate di salsa di pomodoro e
adagiate il primo strato di melanzane, disposto secondo un disegno geometrico centrato.<br />
Ponete, sopra le melanzane, la salsa di pomodoro, le fettine di scamorza o mozzarella, qualche fogliolina di basilico e una spolveratina di pecorino o parmigiano grattugiato.<br />
Ricominciate per un secondo e un terzo strato e così via alternando sia la direzione delle melanzane che gli ingredienti, fino al loro esaurimento.<br />
Infornate a 180° per circa 30 minuti, sorvegliando che la parmiggiana non bruci.<br />
<br />
Tolta dal forno, rivoltate la parmigiana su un piatto di portata dopo averla fatta riposare 10 minuti e decoratela con basilico fresco.<br />
<br />
Io preferisco farla raffreddare e servirla a temperatura ambiente come una torta di verdure per antipasto o come contorno ad una fetta di
fiordilatte, come è chiamata a Napoli la mozzarella di latte vaccino.
È comunque sempre ottima anche calda o tiepida.</div>
<br />
<div>
<i>Nota</i><br />
Se avrete fritto bene, le melanzane saranno diventate molto sottili e quindi riuscirete a farne 5 o 6 strati, che pigerete molto bene prima di
mettere in forno.<br />
<br />
Al posto di questa salsa di pomodoro leggera, è possibile condire la parmiggiana con del buon Rraù napoletano. Il risultato sarà senza dubbio
straordinario.
<br />
<br />
Come suggerimento finale, tutt'altro che leggero vi propongo, di usare questa parmiggiana, se ve ne fosse avanzata un pochino, per farcire dei
panzerotti da friggere.
Sono certa che mi ringrazierete<br />
<br /></div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-10026251913312684812015-08-02T21:05:00.002+02:002015-08-05T10:56:14.034+02:00Insalata cremosa di patate<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Una delle insalate che amo di più in estate è questa insalata cremosa di patate.<br />
Sembra che comunque non piaccia così tanto soltanto a me. Infatti va a ruba e non ho ancora finito di prepararla che è già finita.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxvr_Rpwe8Ko1BGS30xQqETLrrPClrDr2lxHcdKHDDwrjykeuPDF2NFEu9iC8rcQ0W7BJW8Z_Hy2aylJnSUFqIGeFmd4lHpWYwemDnir7KmN6z5d-fLZT_TaKJKPCnFO-nTC9v20lsYLSe/s1600/Insalata+cremosa+di+Patate_00.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxvr_Rpwe8Ko1BGS30xQqETLrrPClrDr2lxHcdKHDDwrjykeuPDF2NFEu9iC8rcQ0W7BJW8Z_Hy2aylJnSUFqIGeFmd4lHpWYwemDnir7KmN6z5d-fLZT_TaKJKPCnFO-nTC9v20lsYLSe/s320/Insalata+cremosa+di+Patate_00.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Ingredienti: <i>circa 700 gr. di Patate (meglio se novelle e non molto grandi.), una Maionese di 1 uovo (1 uovo, olio, sale,pepe, limone), qualche cucchiaio di Yogurt naturale di latte intero, prezzemolo ( o erba cipollina), alcuni sottaceti (cetriolini, peperoncini dolci, cipolline, capperi) tritati o affettati finemente.</i><br />
<i></i><br />
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheU447ruldZ3Ky_Qt8RQGAG5OICcqBrE6G-ogspegGfiMRB8KON5MeEijgCWZNwYBQWlHA9N06Po2xXPI2-WfXoqZGpOKac2LHMLIgtlksD9AQuRe-0Xkb3FptzNjO7buplQSoX3CG7zVB/s1600/Insalata+cremosa+di+Patate_ingredienti.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheU447ruldZ3Ky_Qt8RQGAG5OICcqBrE6G-ogspegGfiMRB8KON5MeEijgCWZNwYBQWlHA9N06Po2xXPI2-WfXoqZGpOKac2LHMLIgtlksD9AQuRe-0Xkb3FptzNjO7buplQSoX3CG7zVB/s200/Insalata+cremosa+di+Patate_ingredienti.JPG" width="200" /></a></div>
Lavate molto bene le patate e fatele lessare in acqua salata finché non saranno cotte ma ancora ben sode.<br />
Preparate velocemente la maionese e unitela poi con qualche cucchiaio di yogurt.<br />
Sbucciate le patate e tagliatele a tocchi piuttosto grossi.<br />
I sottaceti sono opzionali. potete sceglierne solo di un tipo oppure mischiarne diversi tipi. Se li avete previsti, uniteli alle patate.<br />
Condite il tutto con abbondante salsina di maionese allo yogurt.<br />
Decorate con prezzemolo o erba cipollina.<br />
Conservate in frigorifero prima di servire.<br />
<br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-969218671072292262015-08-02T20:45:00.001+02:002015-08-02T22:57:25.864+02:00Melanzane alla griglia<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Questo è uno dei più semplici contorni estivi.<br />
Fresche e appetitose queste melanzane sono molto duttili. Possono fare da contorno ma possono anche essere servite come antipasto o addirittura come spezzafame in un panino imbottito.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3dckaBQkuRS0dGPtHod8o82H2s5q0QrtfC91AM3s7aLWdTN_8CE-PIoHJlorKONS5AOOxVWhLJpsx-cGU8s1Qh6jg8THTZPnjyzjr0UPN87_Ns6EppSu9M1lXBn2uUHUx5l29gYAFtU8T/s1600/Melanzane+alla+griglia_00.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3dckaBQkuRS0dGPtHod8o82H2s5q0QrtfC91AM3s7aLWdTN_8CE-PIoHJlorKONS5AOOxVWhLJpsx-cGU8s1Qh6jg8THTZPnjyzjr0UPN87_Ns6EppSu9M1lXBn2uUHUx5l29gYAFtU8T/s400/Melanzane+alla+griglia_00.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
Ingredienti: <i>Melanzane, Olio extravergine di oliva, Basilico, Sale</i><br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Scegliete delle melanzane tonde e freschissime, possibilmente senza semi. Vanno bene le melanzane scure, quelle striate o le violacee dette siciliane ed anche le melanzane bianche.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8lbN9nMj8yy91aybDW-qW323LobNWyLaWST2llN0rS-rFSJle7Ue3fXdEX7cK_RYiFEBqq0770gVzUd0nfCq6-micminJlBfpdL7_Px2dCbexLk4uI5Rk5a2dZYhlWMn26gaMR9I6RSlB/s1600/Melanzane+alla+griglia_01.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8lbN9nMj8yy91aybDW-qW323LobNWyLaWST2llN0rS-rFSJle7Ue3fXdEX7cK_RYiFEBqq0770gVzUd0nfCq6-micminJlBfpdL7_Px2dCbexLk4uI5Rk5a2dZYhlWMn26gaMR9I6RSlB/s200/Melanzane+alla+griglia_01.JPG" width="200" /></a></div>
<br />
Lavatele bene e sbucciatele. Poi tagliatele a fette piuttosto sottili e disponetele in un vassoio o in un cestino leggero che permetta di arieggiarle e mettetele in un luogo areato ma ombroso.<br />
In questo modo le melanzane perderanno la loro acqua di vegetazione ma non si intrideranno di acqua e rimarranno dolci.<br />
<br />
In un piatto fondo versate dell'olio e salatelo. Servirà per condire le fette di melanzana dopo la cottura.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwqSGp-qr95bmRCznxiVsYwsX0UgsR2yfCmP8Sr5RvSdXSw3cuVFAeSW0wIAOexnl9BJtFB0y5xoQGulLdb_3luD41T0qcV2TzITmp46hvZkuooCMhCVPS4bXL9i32pQ0xYGieuJAFcBqO/s1600/Melanzane+alla+griglia_02.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwqSGp-qr95bmRCznxiVsYwsX0UgsR2yfCmP8Sr5RvSdXSw3cuVFAeSW0wIAOexnl9BJtFB0y5xoQGulLdb_3luD41T0qcV2TzITmp46hvZkuooCMhCVPS4bXL9i32pQ0xYGieuJAFcBqO/s200/Melanzane+alla+griglia_02.JPG" width="200" /></a></div>
<br />
Ora, prendete una griglia di ghisa o una bistecchiera e scaldatela molto bene prima di cuocerci le fette di melanzana, girandole dai due lati.<br />
<br />
Mano a mano che saranno cotte, passate le fette di melanzana nell'olio che avete preparato e poi, dopo averle scolate il più possibile, disponetele sul piatto di portata.<br />
<br />
Ecco, sono pronte. Potete tenerle in frigorifero fino al momento di servirle oppure tenerle a temperatura ambiente<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-82539565199479138562015-08-02T20:24:00.003+02:002015-08-02T22:56:35.418+02:00Pomodori ripieni di riso<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Questa è una ricetta comune tra Italia a Grecia, dove questi pomodori fanno parte del folto gruppo degli Ghemistà cioè delle verdure ripiene.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwVJuJpUxLsNOjhuRGtkESXGDEbk1lk8i-VbjHDf2A7W8nK2_qF-tn_93C9UPPiFddplXKEfuL_ldwH_AB6JxttMesC19x0u7jSx5Vr4frclNznC-OPGwOj3GmJXoA9-siLkAZ6WY7FfTC/s1600/Pomodori+ripieni_00.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwVJuJpUxLsNOjhuRGtkESXGDEbk1lk8i-VbjHDf2A7W8nK2_qF-tn_93C9UPPiFddplXKEfuL_ldwH_AB6JxttMesC19x0u7jSx5Vr4frclNznC-OPGwOj3GmJXoA9-siLkAZ6WY7FfTC/s400/Pomodori+ripieni_00.JPG" width="400" /></a></div>
Credo proprio che non ci siano differenze tra le due ricette, salvo, forse per la scelta del tipo di pomodori, che a Roma sono quelli abbastanza grandi chiamati casalini e che in Grecia sono qualsiasi tipo di pomodoro si abbia a disposizione.<br />
<br />
Come spesso accade per le ricette più casalinghe e popolari le dosi sono "a occhio" e questo, vi assicuro, non è affatto un problema. Riporto la ricetta come piace a me.<br />
<br />
Ingredienti: <i>Pomodori tondi e medio piccoli, preferibilmente biologici e pienotti, cioè carnosi, Riso a chicchi tondi e piccoli ( va bene il vialone nano), Misto di erbe odorose abbondanti e di vostro gusto, Olio extravergine di oliva, Sale e Pepe.</i><br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Lavate bene i pomodori. Tagliate via la parte superiore, dove il pomodoro è attaccato al picciolo, e mettete d parte questi cappellini che serviranno a chiudere i pomodori ripieni.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK6Gs19IloyUQOtMtiHZQxX1wrIqrRpLzE-I6MmfQSwxWdeiaRW7ILbL0iYz0pFQ4Jq5bXisdKPXyl856eEeizBCULTJ4RCWwTqT-e8KRThCjUlTZ7qdntxj_BCD1Jq5cxOIlhAVcD1wCm/s1600/Pomodori+ripieni_02.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK6Gs19IloyUQOtMtiHZQxX1wrIqrRpLzE-I6MmfQSwxWdeiaRW7ILbL0iYz0pFQ4Jq5bXisdKPXyl856eEeizBCULTJ4RCWwTqT-e8KRThCjUlTZ7qdntxj_BCD1Jq5cxOIlhAVcD1wCm/s320/Pomodori+ripieni_02.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Con un coltellino e con garbo tagliate la polpa interna dei pomodori quel tanto che basta per poterli svuotare con un cucchiaino senza inciderli e far loro perdere il contenuto. Mettete da parte sia il succo che la polpa.<br />
<br />
In una ciotola preparate qualche cucchiaio di riso (crudo) regolandovi a seconda del numero dei pomodori, mischiateci le erbe odorose, ben lavate e sottilmente tritate e versateci il succo dei pomodori ed eventualmente anche parte della polpa, anch'essa ben tritata.<br />
Insaporite bene con sale e pepe.<br />
<br />
Con questo riso riempite i pomodori.<br />
Ricordate che nella cottura il riso si gonfierà ed aumenterà di volume.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwf5TTXh1yXPDEUk3FtgYykMjEEOM7-Xs-LkQM4V-EDrJ9LQP8YJJFu8w6TT8acZB2YbrRWjXHIk6Xe0uuWXl1bjlI4wHnvnOE6jvmDbNFfb8ZArdZFv5KoMDaL0CMchDYbdFcnLx4-cZN/s1600/Pomodori+ripieni_01.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwf5TTXh1yXPDEUk3FtgYykMjEEOM7-Xs-LkQM4V-EDrJ9LQP8YJJFu8w6TT8acZB2YbrRWjXHIk6Xe0uuWXl1bjlI4wHnvnOE6jvmDbNFfb8ZArdZFv5KoMDaL0CMchDYbdFcnLx4-cZN/s320/Pomodori+ripieni_01.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Prendete una teglia o un piatto da forno con un bordo di circa 2 o 3 cm.<br />
Disponeteci i pomodori, mano a mano che li preparate, cercando di farli stare abbastanza vicini in modo che durante la cottura rimangano sempre ben ritti, senza rovesciarsi.<br />
<br />
Versate all'interno dei pomodori il succo di pomodoro che dovesse essere avanzato e qualche goccia di olio.<br />
<br />
Coprite ogni pomodoro con il suo cappellino,<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgblQKJCw0z64nAgHMSwMhDtKT2kItWhr0DlC9FpKCUlFM08ZhKjv6NkZCvhhd2A4kT08iUQrz-h-w296w7fbj72MSgOUr4MfB7kS9C8pILTzwWb_jneAjvTvccMoH8NtkTkWHB9aqciO4J/s1600/Pomodori+ripieni_03.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgblQKJCw0z64nAgHMSwMhDtKT2kItWhr0DlC9FpKCUlFM08ZhKjv6NkZCvhhd2A4kT08iUQrz-h-w296w7fbj72MSgOUr4MfB7kS9C8pILTzwWb_jneAjvTvccMoH8NtkTkWHB9aqciO4J/s320/Pomodori+ripieni_03.JPG" width="320" /></a></div>
Mettete nella teglia 1/2 bicchiere circa di acqua.<br />
<br />
Coprite la teglia dei pomodori con un coperchio o con un foglio di alluminio e mandate al forno a 200° per circa 1ora o 1 ora e 15'.<br />
<br />
Di tanto in tanto controllate la cottura ed eventualmente bagnate il ripieno di riso con il liquido di cottura.<br />
Negli ultimi 10 minuti, togliete il foglio di alluminio e lasciate che i pomodori finiscano di cuocere appassendo leggermente.<br />
<br />
<br />
<br />
Questi pomodori sono molto buoni serviti tiepidi, ma in piena estate, nei giorni di calura, sono molto piacevoli anche freddi.<br />
Potete preparare così anche i peperoni ed eventualmente delle zucchine.</div>
</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-36840787363628662052015-07-13T18:34:00.000+02:002015-07-30T14:41:28.493+02:00I danni disastrosi dell'agricoltura intensiva: bisogna correre ai ripari e rigenerare i terreni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZb5tHmIkXCdIChw-0TSv_W9o3CgbSeCXMoK06vc-wNRfh7kp4DPNCnk8cuR5JD2JzwW26yjQJz3X2BMJtEegeqXcpBUDRZMvD90VJfl4s79sXvPBuBxcPzapeSq727w_VALsIlaoKa7IR/s1600/etruschi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZb5tHmIkXCdIChw-0TSv_W9o3CgbSeCXMoK06vc-wNRfh7kp4DPNCnk8cuR5JD2JzwW26yjQJz3X2BMJtEegeqXcpBUDRZMvD90VJfl4s79sXvPBuBxcPzapeSq727w_VALsIlaoKa7IR/s1600/etruschi.jpg" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">L'</span><strong style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;">agricoltura intensiva</strong><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> è un modello di coltivazione agricola arrivata in Italia da oltreoceano e adottata dopo la 2</span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; line-height: 21.9939994812012px;"><span style="font-size: xx-small;">a</span></span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> guerra mondiale sia qui da noi che in genere nel mondo intero, sempre sulla spinta statunitense. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Questo sistema di coltivazione ha come unico obiettivo l'aumento estremo e continuo delle rese dei campi coltivati, </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">senza nessuna attenzione né studio degli effetti negativi sulla campagna. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Un mito tutto americano, un mito che non ha nessun legame e rispetto della realtà!</span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Gli <b>effetti sono negativi dell'agricoltura intensiva</b> sono direttamente proporzionali all'eccessivo sfruttamento del suolo che il sistema comporta e alle pesanti pratiche impiegate: forti irrigazioni, uso massiccio di fertilizzanti e pesticidi chimici e eccessiva meccanizzazione. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Queste pratiche hanno impoverito il terreno e lo hanno reso il terreno sempre meno produttivo sino a un livello di quasi totale sterilità, demineralizzandolo e dilavandolo.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Inoltre chiunque avesse un poco di senno e di capacità di osservazione e di ragionamento capisce che non è possibile aumentare all'infinito, anno per anno le produzioni. Questo riguarda qualsiasi ambito e non soltanto il suolo e il territorio.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVFO9Lep99_eV4yeDn-01bAF6Y8ph1xApFQSGuIQg3SRFnBujLWjpZVKaAQUEiHaEIs7XPeHrWagSd68rV6TYx5bB29Hpy8aNG_lMTSGoy6ZsySmwYe6fbu_DfxMf98RqZz23g7oPkzbsj/s1600/agricoltura-intensiva_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVFO9Lep99_eV4yeDn-01bAF6Y8ph1xApFQSGuIQg3SRFnBujLWjpZVKaAQUEiHaEIs7XPeHrWagSd68rV6TYx5bB29Hpy8aNG_lMTSGoy6ZsySmwYe6fbu_DfxMf98RqZz23g7oPkzbsj/s320/agricoltura-intensiva_2.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">E' cosa risaputa per chi abbia </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">a cuore il benessere del territorio e delle coltivazioni</span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> e </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">si interessi anche poco di queste cose che le attuali culture producono vegetali in cui i minerali importanti, come ad esempio ferro, magnesio, selenio sono ormai praticamente assenti, perché dilavati dalle continue irrigazioni, assorbiti del tutto dalle coltivazioni ripetitive e trasformati chimicamente dagli altri agenti chimici aggiunti.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Inoltre oggi, non solo nelle aree ufficialmente sconvolte e avvelenate di cui ha parlato anche la stampa, le falde acquifere sono state sporcate e avvelenate da numerosi composti chimici di varia provenienza, altamente nocivi e spesso causa di gravissime malattie. Non è un mistero, ad esempio, che la falda acquifera della pianura padana, un tempo purissima e abbondante, oggi non è sufficiente a irrigare le culture intensive padane ed è ormai inquinata da alte percentuali di Cromo Esavalente ( per intendersi è il veleno chimico di cui tratta il film Erin Brockovich)</span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"><b>Possiamo dire che il suolo è morto!</b> </span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Voglio ricordare che la pianura padana </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">fin dai tempi più antichi </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">è sempre stata apprezzata e famosa per la sua straordinaria fertilità, un terreno ricchissimo di acqua di ottima qualità. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">I Celti vi avevano un santuario delle acque, famose per essere curative. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Grazie alle numerose risorgive e alla lievissima pendenza verso il Po, per tutto l'anno era possibile produrre e raccogliere ortaggi sfruttando i <b>campi a marcita</b>. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Se amiamo i nostri territori e le sue eccellenze e se abbiamo ancora a cuore il nostro benessere e quello dei nostri figli e nipoti dobbiamo correre subito ai ripari, abbandonare questa pratica distruttiva e insensata e agire subito per rigenerare il suolo riportandolo, anche se è difficile, alla sua primitiva ricchezza. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">Pratiche antiche come l</span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">a </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;">rotazione e gli avvicendamenti delle colture e</span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> il sovescio, l'uso limitato </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">di mezzi </span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;">meccanici e l'abitudine di nutrire il suolo con i fertilizzanti organici naturali limitando o addirittura abolendo gli antiparassitari chimici in favore di una</span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> lotta biologica integrata possono aiutare in questo arduo compito.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">L’</span><strong style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;">agricoltura rigenerativa è un insieme di tecniche per ricostruire la vitalità del terreno</strong><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> che si rifà alla <b>permacultura</b>, e che combina i saperi tradizionali con le conoscenze scientifiche moderne imitando i processi naturali. Essa garantisce così anche molti altri benefici, </span><strong style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;">come la diminuzione dell’erosione dei terreni e la loro remineralizzazione, la purezza dell’acqua nelle falde acquifere e la diminuzione dell'uso di pesticidi. </strong><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoQz82FA8zxNMJFsbcJkg2nNPD4EerbweEJcqpBHVytOnIi9mWgbucuUr_rR3rJjdUCygbJt8K5veUrtruBOue8hjw-EFeYgyAq6DY4OXJ4j0bDRRCJpakwYIRB2nJW91WXp6HRlNvKYQW/s1600/IMG_3990-470x273.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoQz82FA8zxNMJFsbcJkg2nNPD4EerbweEJcqpBHVytOnIi9mWgbucuUr_rR3rJjdUCygbJt8K5veUrtruBOue8hjw-EFeYgyAq6DY4OXJ4j0bDRRCJpakwYIRB2nJW91WXp6HRlNvKYQW/s320/IMG_3990-470x273.jpg" width="320" /></a></div>
<strong style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;"><br /></strong>
<span style="background-color: white; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;"><span style="color: #111111;">Un </span><a href="http://www.theguardian.com/sustainable-business/2015/mar/09/we-need-regenerative-farming-not-geoengineering" style="color: #111111;" target="_blank">articolo di Charles Eisenstein pubblicato sul The Guardian</a><span style="color: #111111;"> ( clicca </span><b><span style="color: red;"><a href="http://www.theguardian.com/sustainable-business/2015/mar/09/we-need-regenerative-farming-not-geoengineering" rel="nofollow" target="_blank">QUI</a></span></b><span style="color: #111111;"> per andare all'articolo) parla proprio di questo e spiega che, ad onta delle notizie e delle informazioni negative che sostengono che solo l'agricoltura intensiva permetterebbe agli agricoltori di essere competitivi, un'</span></span><strong style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px; margin: 0px; padding: 0px;">agricoltura consapevole</strong><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;"> degli equilibri naturali è capace di <b>aumentare le rese</b>, di <b>ridurre o abbattere i costi per le sostanze chimiche</b> come i fertilizzanti, ed è inoltre in grado di <b>sequestrare quantità molto grandi di CO</b></span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; line-height: 21.9939994812012px;"><span style="font-size: xx-small;"><b>2</b></span></span><span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21.9939994812012px;">.</span><br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-10671331149090365902015-07-11T13:31:00.003+02:002015-07-11T13:52:19.694+02:00Ancora a proposito del TTIP!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
I<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMbeRCiPkqxBhbfHIe0VZk89nICz2lNZ8_zElQLZalz2l_XMsDVXmF0wIP6DnJCWUo1jqf-bdC0JgJZYmdunWVu28pNm8EBAlOAvh7bKlHbuI1FtQOc43fawD4colUepyyeWIEcozuagJ9/s1600/no-ttip.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMbeRCiPkqxBhbfHIe0VZk89nICz2lNZ8_zElQLZalz2l_XMsDVXmF0wIP6DnJCWUo1jqf-bdC0JgJZYmdunWVu28pNm8EBAlOAvh7bKlHbuI1FtQOc43fawD4colUepyyeWIEcozuagJ9/s1600/no-ttip.jpg" /></a></div>
l Parlamento Europeo continua imperterrito la strada verso l'approvazione di questo trattato che sarà un disastro per la nostra economia e in particolare per il ostro settore agroalimentare!<br />
<br />
Ahimé, tra i sostenitori c'è anche il gruppo di europarlamentari italiani, che per l'ennesima volta continuano a danneggiare l'Italia e a portarla alla distruzione e alla completa colonizzazione commerciale.<br />
<br />
<b>Lo scorso 8 Luglio è stato approvato il Rapporto Lange che avrebbe dovuto presentare soprattutto le istanze di quanti si oppongono al trattato e che, in realtà ha edulcorato in modo esagerato tutte le posizioni dell'opposizione popolare.</b><br />
<br />
Il comitato per NO ha preparato una documento che potete scaricare <b><span style="color: red;"><a href="https://stopttipitalia.files.wordpress.com/2014/02/smitizzare-la-malmstrom-def.pdf" target="_blank">QUI</a></span></b>,<br />
<br />
Ma sono molte le relazioni e le espressioni intelligenti e razionali di dissenso che vanno assolutamente ascoltate e che si possono trovare sul Web.<br />
<br />
<b>Leggete nei link che seguono:</b><br />
<br />
<a href="http://stop-ttip-italia.net/2015/06/22/ttip-quando-le-carte-smentiscono-la-commissione-europea-e-il-governo/" target="_blank"><span style="font-size: large;">Le carte smentiscono la commissione europea e il governo</span></a><br />
<a href="http://www.freshpointmagazine.it/IT/rapporto-lange-e-ttip-le-ragioni-del-no/" target="_blank"><span style="font-size: large;">Rapporto Lange e TTIP: le ragioni per il NO</span></a></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-75762660823715076242015-06-01T13:27:00.002+02:002015-07-15T13:43:09.146+02:00TTIP e TSDS, che cos'è? Che conseguenze porterà?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
La sigle <b>TTIP</b> è l'acronimo di <b>Trans Atlantic Trade and Investment Partnership</b> cioè <b>Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti</b>.<br />
<br />
L'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America stanno negoziando su questo trattato dal 2013, tacitamente, cioè senza diffondere apertamente adeguatamente informazioni ai cittadini europei.<br />
Soltanto dall'ottobre del 2014 se ne è saputo qualcosa, per iniziativa e pressione italiana. Poi nel gennaio del 2015 sul sito dll'Unione Europea è ufficialmente stato pubblicato un formulario che avrebbe dovuto raccogliere i pareri degli europei ma non è mai stato davvero pubblicizzato e, a dir la verità , non era nemmeno facile da rintracciare. Capite bene, però, che era ormai troppo tardi e che in realtà nessuna informazione è stata realmente e efficacemente diffusa con l'intenzione che gli europei lo sapessero.<br />
<br />
L'approvazione di questo trattato a prima vista intende creare la più grande area di libero scambio al mondo ma nella realtà mette l'Europa nelle mani degli Stati Uniti che potranno muoversi nei mercati europei senza limite alcuno. Mette infatti a rischio, quando addirittura non distrugge, tutte le protezioni che la UE dovesse ancora avere nei confronti delle espansionistiche politiche commerciali degli USA.
<br />
<br />
Il danno sarà in ogni settore di mercato e in particolare sarà enorme per il settore agroalimentare.<br />
Significherà in prima battuta una ulteriore massiccia invasione di prodotti alimentari americani con la loro politica promozionale aggressiva, la scarsa qualità e la potenziale pericolosità, dato che il mercato alimentare americano è in mano a lobby finanziarie che hanno come unico fine l'accumulo di denaro e che trascurano e calpestano completamente la salute e i diritti delle persone, sia di coloro che consumano sia di quelli che producono.<br />
Le industrie dell'alimentazione, quelle dei farmaci, dei pesticidi, degli OGM e anche degli idrocarburi sono, a volte palesemente ma spesso non proprio in modo trasparente, collegate l'una all'altra negli USA e spesso anche agganciate a grandi banche anglosassoni, olandesi, belghe e tedesche a ad alcune multinazionali (tra cui alcune anche italiane) che vogliono a tutti i costi controllare completamente il mercato.<br />
Una strategia che annulla qualsiasi competizione rendendo praticamente impossibile la competizione e la concorrenza. Queste grandi lobby usano il denaro per manovrare il mercato.<br />
<br />
<i>Apro una parentesi per riportare un esempio che abbiamo in casa, e spiegare la modalità a chi facesse orecchie da mercante. </i><br />
<i></i><br />
<a name='more'></a><i>Da alcuni mesi c'è una certa diffusione di un allerta sull'invasione dell'olio di palma praticamente in ogni prodotto industriale (pensate che ce n'è anche nel latte e nei dadi per brodo!).
Questo allerta, quasi sempre condotto da piccole organizzazioni spesso volontaristiche e quindi non proprio ricche, sta avendo un certo ascolto sui consumatori intelligenti che vogliono sapere che cosa mangiano o danno da mangiare ai propri figli. Il movimento è ancora piccolo ma ha il suo impatto e alcune (poche o pochissime) aziende italiane hanno deciso di eliminare l'olio di palma dagli ingredienti dei loro prodotti.
La speranza è che questa eliminazione, sia pur lenta, coinvolga a poco a poco la maggior parte dei prodotti in vendita in favore di ingredienti meno spazzatura, ma temo sia una speranza vana.
I grandi nomi del mercato alimentare hanno tanto denaro (ne hanno anche più di prima perché l'olio di palma è un ingrediente che costa pochissimo anche quando è di "buona" qualità mentre i prodotti in cui è usato sono sempre più cari!). </i><br />
<i>Quale strategia hanno deciso di adottare questi ricchi produttori e commercianti coinvolti? Semplice, hanno deciso di fare un'aggressiva pubblicità a tappeto per convincere i consumatori che l'olio di palma è buonissimo e fa bene.
Possono farlo perché hanno denaro da spendere e tornare a ingredienti di migliore qualità non garantirebbe loro gli enormi guadagni attuali.
Sono stati già stanziati per questa operazione fondi consistenti e sono certa che ne verranno stanziati sempre di più!
Se non ci fosse di mezzo il denaro le cose potrebbero essere diverse, ma queste aziende il denaro ce l'hanno, glielo hanno dato e continuano a dargliene le persone che comprano i loro prodotti.
Forse, nei prossimi mesi/anni vedremo le confezioni diventare molto più attraenti e troveremo dei loro difensori anche negli organismi politici. </i><br />
<br />
<i></i>Che cosa vedremo ( o non vedremo ma subiremo) in futuro?<br />
Una invasione di prodotti industriali americani, in prima battuta, ma anche inglesi e tedeschi (ricordate Mucca Pazza? vi ricordate da dove veniva?).<br />
Quindi alè! carni di animali cresciuti a botte di ormoni e farmaci e prodotti a base di OGM, che in USA sono la regola.<br />
<br />
Il paradosso è che il trattato prevede l'applicazione di un <b>Arbitrato Internazionale</b> (denominato <b>ISDS</b>, <b>Investor-state dispute settlement)</b> che permette alle imprese e agli stati da cui vengono i prodotti commercializzati, di intentare cause per «<b>perdita di profitto</b>» contro i governi dei vari paesi europei nel caso in cui questi portassero avanti legislazioni che rischiassero di mettere in discussione le aspettative di profitto delle stesse imprese (come già è capitato in Germania in relazione alle centrali nucleari ecc.), fino al punto da bloccare non solo norme che regolano la qualità dei prodotti o le normative commerciali ma anche eventuali politiche di miglioramento sociale o di welfare.<br />
<b>Il tutto si riassume nella perdita di autonomia dei singoli governi a riformare le proprie leggi e programmi, in materia di sanità pubblica, sostenibilità ambientale, diritti dei lavoratori a causa degli effetti vincolanti dei termini dell'accordo</b>. Cioè. in fin dei conti un completo controllo degli USA su di noi che diverremmo palesemente delle vere e proprie colonie o territori di conquista.<br />
<br />
Questo per l'Italia è un disastro!<br />
Già da molto tempo siamo sotto attacco in vari settori di mercato e soprattutto nel mercato agroalimentare.<br />
Le direttive del trattato benché non siano scritte in modo complicato non sono poi tanto facili da capire e soprattutto non è facile per i cittadini prevederne gli effetti.<br />
Il trattato, secondo molti esperti internazionali, mette a rischio tutto il mercato europeo e aumenta in modo incontrollabile il potere delle multinazionali a scapito di ogni tipo di mercato locale.<br />
Se ancora fosse possibile, firmate tutti il no al trattato andando a questo <a href="https://stop-ttip.org/firma/%20Italiano%20(it)" target="_blank">LINK</a><br />
<br /></div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-7758935818621464062015-05-14T17:03:00.000+02:002015-07-11T13:44:50.413+02:00Se passa il TTIP salta la sicurezza alimentare in Europa<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Riporto da <a href="http://www.ilfattoalimentare.it/fiorentina-ormoni-tipp-sicurezza.html"></a>">Il Fatto Alimentare
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6hwO0m8sCbOXa-C2zX7lHGPl_X2jx0-LHMOxwiG5BuNrIKi4P5lgcNsK7jHiW3m2JSu8tKIMtzwsu9YbuxXfU5nYW8jR6WTzZcJJjULB53JW6WYynEw-_8I4gJqe79ovbdoiYxtkC6dC_/s1600/fiorentina-bistecca-carne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6hwO0m8sCbOXa-C2zX7lHGPl_X2jx0-LHMOxwiG5BuNrIKi4P5lgcNsK7jHiW3m2JSu8tKIMtzwsu9YbuxXfU5nYW8jR6WTzZcJJjULB53JW6WYynEw-_8I4gJqe79ovbdoiYxtkC6dC_/s1600/fiorentina-bistecca-carne.jpg" /></a></div>
<br />
In un recente articolo, Roberto La Pira, direttore del giornale on line scrive:<br />
<br />
"La fiorentina rischia di essere preparata con costate di manzi americani, allevati con ormoni e anabolizzanti Matteo Renzi non sa che se l’Europa firma insieme agli USA il <a href="http://t.wikipedia.org/wiki/Trattato_transatlantico_sul_commercio_e_gli_investimenti" target="_blank">TTIP (Trattato transatlantico di commercio e investimenti)</a> come ha auspicato nel corso dell’incontro avuto con Obama nei giorni scorsi, la bistecca alla fiorentina rischia di essere preparata con costate di manzi americani, allevati con ormoni, anabolizzanti e sostanze classificate come cancerogene.<br />
<br />
Forse anche il Ministro della salute Beatrice Lorenzin non sa che se verrà siglato l’accordo, gli omogeneizzati di pollo per i bambini potrebbero essere preparati con carne di animali allevati con robuste dosi di antibiotici importata dagli States a prezzi stracciati<br />
<br />
Probabilmente Renzi e Lorenzin si fidano di quanto detto dal presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale dell’UE Paolo De Castro in alcune interviste e dal commissario europeo Vytenis Andriukaitis nella risposta del 23 marzo all’interrogazione dell’eurodeputata Mara Bizzotto. La domanda riguardava la strategia su come affrontare il problema degli antibiotici e dei promotori della crescita regolarmente utilizzati negli allevamenti di polli americani, ma vietati in Europa.<br />
Il commissario dichiarava che “i<i>l divieto dell’uso di antibiotici come promotori della crescita nell’alimentazione degli animali in tutta l’UE è entrato in vigore il primo gennaio 2006.</i> <i>Sebbene l’utilizzo di tali prodotti continui in alcuni paesi terzi, gli alimenti così prodotti possono essere importati nell’UE soltanto se è possibile dimostrare che non vi sono conseguenze sulla sicurezza alimentare. Gli animali e i prodotti importati nell’UE devono rispettare le prescrizioni dell’Unione sull’assenza di residui di antibiotici e di altre sostanze</i>”.<br />
<br />
Tutto tranquillo allora! Assolutamente no!<br />
<br />
La filosofia europea e quella americana sulla sicurezza alimentare sono molto distanti.<br />
Gli addetti ai lavori sanno che è impensabile importare cosce o petti di pollo o bistecche di manzo dagli Stati Uniti non trattati con antibiotici, promotori della crescita, ormoni e anabolizzanti, anche se quanto dichiarato dal commissario lascia intendere il contrario.<br />
L’inganno infatti c’è anche se è ben nascosto.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Negli allevamenti di volatili è previsto l’impiego regolare di antibiotici, oltre a promotori della crescita .Negli Usa le regole sanitarie sono meno restrittive e prevedono negli allevamenti di volatili l’impiego regolare di antibiotici come <b>nitrofurani e biochina</b>, <b>oltre a promotori della crescita come virginiamicina e zincobacitracina</b>, per accelerare la crescita ed evitare malattie.<br />
Si tratta però di sostanze <u>vietate in Europa dal 2006.</u><br />
Il costante e massiccio uso di questi farmaci non è indolore visto che si tratta della principale causa di resistenza agli antibiotici.<br />
<br />
Con il passare degli anni i microrganismi che vivono nel tratto gastrointestinale dei polli diventano resistenti ai farmaci, e finiscono per trasmettere questa capacità ai batteri patogeni per l’uomo.<br />
Una recente inchiesta condotta da Altroconsumo su 45 campioni di carne di pollo, ha riscontrato nell’84% dei casi la presenza di batteri mutati resistenti.<br />
Il pericolo non riguarda la carne consumata cotta, perché non contiene residui di medicinali e quindi non comporta rischi per la salute, ma la sanità pubblica visto che negli ospedali ci sono migliaia di malati che muoiono a causa di patologie dovute a batteri “indifferenti” agli antibiotici.<br />
<br />
<u>Per i polli c’è poi la questione del lavaggio delle carcasse</u>. I<br />
l sistema statunitense prevede dopo la macellazione una doccia con soluzioni a base di cloro (<b>candeggina diluita)</b>.<br />
In Europa si può usare solo acqua potabile.<br />
In Italia le consuetudini sono ancora più restrittive e i polli vengono trasferiti in celle frigorifere per abbassare rapidamente la temperatura e ridurre al minimo qualsiasi tipo di sviluppo microbico.<br />
Il sistema è più oneroso ma preserva meglio la qualità della carne che in padella si restringe meno.<br />
Negli Usa l’impiego anabolizzanti e ormoni è lecito tanto da essere utilizzati regolarmente
Le preoccupazioni del trattato riguardano anche le bistecche di manzo made in Usa, ottenute da animali trattati con ormoni e anabolizzanti.<br />
Si tratta di sostanze chimiche e medicinali il cui uso in Europa è vietato tranne quando il veterinario ritiene che l’animale sia malato.<br />
Stiamo parlando di composti chimici, come il <b>beta estradiolo</b>, <b>classificati dallo IARD come cancerogeni</b>.<br />
Negli Usa però l’impiego anabolizzanti e ormoni è lecito tanto da essere <u>utilizzati regolarmente</u>.<br />
<br />
Per capire meglio basta spiegare come funziona il meccanismo.<br />
Per ottimizzare e accelerare la crescita degli animali si usano capsule con un microchip da inserire sotto la pelle, in grado di rilasciare per 15-20 giorni un cocktail di medicinali.<br />
La capsula dei maschi contiene ormoni femminili per aumentare la quantità di grasso intramuscolare e rendere la carne più appetibile.<br />
Le capsule delle femmine contengono androgeni per ridurre la massa grassa eccessiva.<br />
In questo modo si ottiene una carne succulenta molto apprezzata dagli americani.<br />
L’assortimento delle sostanze proibite in Europa ma legali negli USA, comprende anche i <u>tireostatici che favoriscono la ritenzione idrica, i beta agonisti che riducono la produzione di grasso, i cortisonici per incrementare la ritenzione idrica e incentivare l’appetito e altri come il clembuterolo</u>.<br />
<br />
Ma l’aspetto vincente del sistema è che sospendendo il trattamento un paio di settimane prima della macellazione è praticamente impossibile distinguere i polli allevati con antibiotici e anche la carne trattata con ormoni e anabolizzanti. Non esistono infatti metodi analitici per risalire alle modalità di trattamento e scoprire se e quali medicinali sono stati utilizzati.<br />
Questo elemento è la furberia utilizzata dai politici per prendere in giro i consumatori.<br />
Gli uomini di Bruxelles favorevoli alla firma del trattato TTIP sostengono che la carne bovina e i polli importati dagli USA s<i>ono a tutti gli effetti sicuri, perché non presentano tracce di sostanze estranee vietate in Europa.</i><br />
Applicando il principio di equivalenza si può dire che la carne Europea e quella USA sono uguali in quanto non contengono residui di composti chimici vietati.<br />
Gli esperti chiedono l’applicazione del principio di identità e non la semplice equivalenza delle risultanze chimiche<br />
Gli esperti però contestano questo concetto e chiedono l’applicazione del principio di identità, ovvero l’adozione nelle aziende agricole d’oltreoceano degli stessi criteri di allevamento europei, e non la semplice equivalenza delle risultanze chimiche di laboratorio.<br />
<b>I bovini importati devono rispettare le norme su: benessere animale, igiene del processo di macellazione, divieto di uso di tutte le sostanze vietate nell’UE e adozione del principio di precauzione. </b><br />
<u>Tutto ciò però non sarà mai scritto nel trattato e non può essere accettato dagli americani perché presuppone lo sconvolgimento del settore agro-alimentare</u>.<br />
<br />
C’è poi un’ultima nota che dimostra la malafede di Bruxelles e la volontà di prendere in giro i consumatori europei.<br />
Se il TTIP garantisce la sicurezza dei consumatori come dicono i politici di Bruxelles qual è la necessità di varare nuove regole rispetto a quelle attuali?<br />
Se la questione della carne di pollo e di bovino è allarmante, non certo migliore è la questione per quanto riguarda gli OGM, gli additivi e i controlli sanitari, ma di questo ne parleremo in un altro articolo.<br />
Il tema è delicato e coinvolge i 60 milioni di consumatori italiani.<br />
Nonostante ciò si registra un silenzio assordante da parte di Coldiretti, di Federalimentare e di molti altri soggetti sempre pronti ad agitarsi e a portare avanti belligeranti iniziative per motivi che rispetto all’impatto del TTIP risultano ridicoli.<br />
<br />
Forse il business questa volta è più importante della salute dei cittadini.<br />
<br />
In Europa contro il TTIP sono state raccolte oltre 1,7 milioni contro il TTIP e il confronto va avanti."<br />
<br />
_______________________________<br />
<br />
L'articolo è già abbastanza lungo e dettagliato perché io aggiunga qualche cosa di mio.<br />
Restate comunque connessi con questa pubblicazione on line che svolge un servizio di informazione e segnalazione importante!<br />
<br />
<b>Però, forse sarebbe anche meglio fare qualche cosa di più ! Ad esempio sensibilizzare fortemente i nostri politici perché impediscano la firma di questi trattati e contemporaneamente diffondere una cultura per una alimentazione , agricoltura e allevamento sostenibile e sicuro! </b><br />
<br />
Aderite alla Campagna <b><a href="http://stop-ttip.org/firma" target="_blank">Stop TTIP Italia</a></b> e invitate a diffondere e sostenere la petizione internazionale </div>
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<span style="font-size: large;"><a href="https://stop-ttip.org/firma/" target="_blank"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2F-43hYbfH1YVeNZjmw-MqHRPAn-FMT0E2U51-ccPOA2m4B0PUWTvY3QdbcenFm8U3BfGzVtyDG85PlNH_fM6zRj171viM99NCWRJESLEzlQ2IFjFmV_TaoEScsemBWa1Sbc0OlTKM_B7/s1600/TTIP_iofirmo_def.jpg" /></a></span></div>
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con l’obiettivo di raggiungere le 54mila firme entro il 7 giugno, come contributo italiano all’obiettivo europeo dei due milioni.<br />
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RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-90805176900765808382015-01-26T12:57:00.001+01:002015-01-26T13:02:38.548+01:00Campagna Amica ed i suoi mercati a KM 0<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgToc5hlJgNHPfsSm3NESU9GYgWqnQwigroZ4cfJALH9Nd0scoIo9LrDhoB-PhNGaDD10Agnbs2hJyl6AO5wudH_-nL94KdvaehnVpGY7-EloDKJXfioD_ashyFDyvtglK2robIhzRjwwvV/s1600/CampagnaAmica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgToc5hlJgNHPfsSm3NESU9GYgWqnQwigroZ4cfJALH9Nd0scoIo9LrDhoB-PhNGaDD10Agnbs2hJyl6AO5wudH_-nL94KdvaehnVpGY7-EloDKJXfioD_ashyFDyvtglK2robIhzRjwwvV/s1600/CampagnaAmica.jpg" /></a></div>
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Ecco un'altra iniziativa che riguarda la filiera corta:<br />
<a href="http://www.campagnamica.it/rete/Pagine/mercati.aspx" target="_blank"><b>i mercati organizzati dalla Fondazione Campagna Amica</b></a>, un progetto che fa capo a <b>Coldiretti</b>.<br />
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Ho cominciato a frequentare quello vicino a me, in zona EUR a Roma e per ora ne sono ampiamente soddisfatta.<br />
Latticini locali, Salumi tipici, Verdure e Frutta assolutamente regionali, Pane, Legumi, Miele, Uova freschissime ed anche Pesce venduti dal produttore stesso, allevatore o agricoltore.<br />
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Come per l'iniziativa <b>Clandestino Genuino</b>, anche qui non tutti hanno la certificazione di prodotto biologico, ma tutti assolutamente garantiti dai produttori stessi che sono presenti in persona e vendono direttamente i propri prodotti.<br />
Qualche assaggio, qualche chiacchiera e tante informazioni si fanno più chiare e poi c'è sempre il giudizio del nostro gusto e della nostra capacità di osservare e poi di capire una volta in cucina, la qualità dei prodotti.<br />
Questa è una delle capacità più importanti che spesso sparisce in chi utilizza semplicemente la data di scadenza e la merce del supermercato.<br />
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Anche i prezzi sono molto buoni e questo non guasta affatto.<br />
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Unico piccolo-grande problema: non per tutti questi mercati c'è la certezza che continueranno per più di 3 o 4 mesi nello stesso luogo. Il problema logistico è probabilmente dovuto al fatto che vengono acquisiti i siti solo temporaneamente. Forse sono siti di cui il proprietario non ha ancora deciso la destinazione e che quindi affitta per periodi brevi.<br />
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Spero che questa incertezza non duri a lungo e che sia possibile, come a Bologna, avere questi mercati in piazze aperte delle varie città<br />
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RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-25382796186322075102015-01-12T15:31:00.000+01:002015-08-03T19:22:04.747+02:00Caponata Cilentana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
La caponata si sa che sulle rive meridionali del Mar Tirreno indica un insieme vario quasi sempre di verdure che viene mangiato con il pane, spesso pane duro ed ammollato.<br />
preparazioni del tutto simili nell'uso le troviamo anche sulle coste settentrionali del mar Tirreno ed anche in Sardegna. Chiamate con nomi diversi ( Panzanella, Capon Magro o Catalana) sono sempre lo stesso tipo di piatto con le stesse finalità.<br />
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Dopo la scoperta delle Americhe, ma non subito, anzi con una certa calma, tra gli ingredienti delle Caponate se ne sono aggiunti alcuni provenienti proprio da quel continente e soprattutto il pomodoro, che però non è strettamente necessario per preparare una Caponata.<br />
Le verdure sono di solito crude mentre si cuociono di solito gli altri ingredienti, siano essi pesce, crostacei o uova.<br />
La Caponata Cilentana invece è fatta con verdure saltate in padella ma molto rapidamente e non lentamente come nella più diffusa delle ricette di Caponata Siciliana.<br />
L'abbinamento con il pane casareccio duro o con le friselle si può fare già nella presentazione oppure, come preferisco io, soltanto nel piatto.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNv8yqZMSeIAqcUzs_Fkl-TjHXeiRmG_H5t3jOTedUSJK3zI1FjhroNXdTrchARUZNow0DP-dVXoJuGi3nIliLYXOPz3sB5re0KjPClUUnH4YkrnDhaTzcLfeyKFp_4MKVyBGt5gYrMBab/s1600/caponata+cilentana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNv8yqZMSeIAqcUzs_Fkl-TjHXeiRmG_H5t3jOTedUSJK3zI1FjhroNXdTrchARUZNow0DP-dVXoJuGi3nIliLYXOPz3sB5re0KjPClUUnH4YkrnDhaTzcLfeyKFp_4MKVyBGt5gYrMBab/s1600/caponata+cilentana.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
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Poiché non è stagione di melanzane ed io cerco sempre di cucinare soltanto verdure di stagione, non ho potuto cucinare io stessa questa caponata. La fotografia quindi non è mia, ma l'ho presa dal blog <a href="http://unacilentanaincucina.blogspot.com/" target="_blank">unacilentanaincucina</a><br />
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Ingredienti: <i>Melanzane, zucchine, sedano, aglio, olio, origano e, se si vuole, anche peperoncino</i>.<br />
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Tagliate le melanzane e le zucchine a tocchetti e preparatele per la cottura facendo loro perdere l'acqua di vegetazione nel modo in cui siete abituati. Friggetele e poi, in un secondo tempo, ripassatele velocemente in padella con filo d'olio, aglio e coste di sedano tagliate fresche, aromatizzato leggermente con dell'origano. Se volete potete aggiungere poco peperoncino piccante, meglio se fresco oppure condire con poca salsa di pomodoro.</div>
RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4251285128902165095.post-58584988164540616762015-01-12T15:04:00.003+01:002015-08-02T23:01:11.324+02:00Cucina del Cilento e Locande Cilentane<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Mi sono proprio presa una lunga pausa!<br />
Ma rieccomi qui di nuovo per segnalare una iniziativa di cui sono venuta a sapere su Facebook, cioè la prossima creazione di un marchio <a href="http://www.infocilento.it/notizie/Da-Vallo-della-Lucania-parte-il-marchio-Locande-cilentane_24216.html" target="_blank">LOCANDE CILENTANE</a> che parte da Vallo della Lucania.<br />
La seguirò con il mio Blog.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7hKWtJzVWfs4ikniXNI_3T_rKmRVhwZE_vm8nLXAA5gxi14fkE7shqaJ5UvFX8SFfvOiObpGiUNpGUv9BtZT5B-EdK49l_IndixNMbNbxRlA_mBr_P2eTFxh0QYnkC5FIM4xEMT-Lxt_Q/s1600/cartina_cilento.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7hKWtJzVWfs4ikniXNI_3T_rKmRVhwZE_vm8nLXAA5gxi14fkE7shqaJ5UvFX8SFfvOiObpGiUNpGUv9BtZT5B-EdK49l_IndixNMbNbxRlA_mBr_P2eTFxh0QYnkC5FIM4xEMT-Lxt_Q/s1600/cartina_cilento.gif" /></a></div>
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Il Il Cilento è la parte occidentale della Lucania.<br />
È una terra meravigliosa, con una natura straordinaria. Dei suoi abitanti Zenone di Elea, allievo di Parmenide diceva: "<i>I Cilentani appartengono alla loro terra come le piante che su questa terra germogliano e delle piante condividono la sorte e i comportamenti. [...] Seguono i ritmi della natura ...</i>"<br />
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La vera cucina cilentana è così: semplice ma anche complessa nei sapori e nei profumi, legata continuamente alla terra ed ai cicli della natura. Naturalmente questo vale per tutti i piatti ma ha della eccezioni per i dolci, sempre amatissimi , sempre dolcissimi e golosissimi.<br />
Credo di aver gustato proprio nel Cilento i migliori gelati e la migliore pasticceria. certo bisogna fare poi qualche salto mortale per conservare la linea ...<br />
Ricordo che Ancel Keys, che condusse ricerche su quella che poi fu chiamata <i>Dieta Mediterranea, </i>quando andò in pensione venne a vivere proprio nel Cilento e vi rimase fino a poco tempo prima della sua morte, avvenuta in tardissima età, quando rientrò negli Stati Uniti.<br />
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È una terra piena di tracce antichissime, di antichi insediamenti, soprattutto Greci ma anche molto precedenti. Nel suo territorio c'è Palinuro, Paestum, Agropoli, l'antica Elea, e tantissimi posti meravigliosi.<br />
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RenataBaruffihttp://www.blogger.com/profile/00875833765108954348noreply@blogger.com0